20.09.2025
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Politics

Emergenza casa, verso un piano Ue. Tinagli: subito più risorse


“Emergenza casa: verso un piano europeo». E’ il titolo del convegno promosso dall’eurodeputata pd Irene Tinagli. Tanti  i nomi che si sono confrontati nella Sala Alessi di palazzo Marino a Milano: il cardinale Matteo Maria Zuppi, il sindaco Giuseppe Sala, che si è confrontato con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Vicepresidente esecutivo per la Coesione della Commissione Europea Raffaele Fitto, la Presidente BEI Nadia Calviño, l’AD di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco, il Commissario europeo all’energia e all’housing Dan Jørgensen. Un confronto costruito su tre panel tematici: la sfida delle politiche abitative europee, i nuovi modelli innovativi per una casa accessibile e sostenibile, il focus sulla realtà milanese.  

Il sindaco Sala, aprendo il convegno, ha ribadito la necessità di risorse per l’emergenza abitativa «per un Piano nazionale casa servono 100 miliardi: minimizziamo le polemiche, i sindaci chiedono aiuto. A Milano con due miliardi non risolvi la questione — ha rimarcato il sindaco -Dobbiamo intenderci con le città, con il governo e con la Ue per capire chi fa che cosa e come questo tema va affrontato perché i cittadini chiedono risposte e non ci sono risorse. Vedo un cambio di passo nella Ue , quindi cerchiamo di arrivare a una soluzione»

“L’ obiettivo è raddoppiare le risorse destinate alla casa”, ha sottolineato Fitto:  “Proprio la settimana scorsa la proposta che ho presentato in Commissione ha avuto il via libera finale da parte del Parlamento europeo e nelle prossime settimane, insieme con i governi, avvieremo la fase di verifica e di modifica degli attuali programmi sulla base delle nuove 5 priorità Una di queste appunto è l’emergenza casa, quindi su questo avremo la possibilità in tempi immediati di poter dare una risposta efficace».

Per il presidente della CEI , cardinale Matteo Zuppi “serve un”alleanza speciale per la casa che è un diritto fondamentale e va affrontato in ottica europea.

Il problema e’ complesso ma la riflessione deve guardare in faccia la realta’ senza soluzioni semplicistiche. Serve riqualificare, evitare lo sfitto e promuovere l’abitare sostenibile”. 

La presidente della commissione per l’emergenza abitativa Irene Tinagli ha sostenuto “la necessità di un’alleanza trasversale e di più risorse. È la prima volta che a livello europeo ci occupiamo di quella che ormai è un’emergenza globale», ha aggiunto  l’eurodeputata del Pd citando il modello Vienna come esempio. «Il 65% delle persone vive in affitto e solo il 30% è un affitto del mercato privato, il resto sono affitti di case pubbliche o di privato sociale non profit, con affitti calmierati. C’è uno stock abitativo di affitti calmierati che serve per la fascia media dei lavoratori, perché il problema è che oggi le città stanno espellendo i lavoratori che non riescono a pagare un affitto. Il lavoro che stiamo facendo con la commissione che presiedo è diventato centrale nel dibattito politico ed ha smosso le acque a tal punto che von der Leyen ha speso il suo maggior tempo nel discorso sullo stato dell’Unione, ma è  certo che la chiave è la cooperazione su più livelli”.


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