15.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

Elon Musk, quale peso politico reale hanno i suoi interventi sulle vicende italiane?


Qualcuno se lo è chiesto sin dall’inizio della campagna elettorale per le presidenziali statunitensi. Che ruolo ha davvero Elon Musk? Perché Donald Trump lo ha voluto con sé nell’enorme tenuta di Mar-a-Lago nel momento più delicato, quello dello spoglio? Qual è il fine ultimo del suo sostegno al tycoon?

Lo spendersi (letterale) di Musk per la causa repubblicana — tra l’altro da ex democratico — non è sembrata mai solo una questione di mera preferenza politica.

Lo ha dimostrato ieri quando su X, il social che è altra emanazione del suo potere, il patron di Tesla (e di molte altre cose) è entrato a gamba tesa nello scontro tutto nostrano tra politica e magistratura che si consuma da settimane sul modello Albania. I giudici che non convalidano i trattenimenti «devono andarsene», ha tagliato corto il miliardario. Poi, quando in Italia era già notte, ha rincarato la dose, definendo l’Ong Sea Watch «un’organizzazione criminale».

Mattarella a Musk: «Italia sa badare a se stessa, rispetti la sovranità dei Paesi e non impartisca prescrizioni». Il magnate su X: «Lì decide un’autocrazia non eletta?»

Musk, presidente Usa-bis o semplice imprenditore?

Certo, fa notare qualcuno, le forti prese di posizione di Musk non sembrano quelle di chi vorrebbe esercitare un’influenza nell’ombra, non hanno la sobrietà, i toni ovattati, che utilizzerebbe un manovratore dietro le quinte. Le sue uscite sembrano più «sparate» turbo sovraniste pronte a fare breccia tra i leader europei dalle stesse simpatie. E infatti Musk è stato reclamato dai salviniani riuniti a Pontida, attira le simpatie di esponenti della destra europea del calibro del presidente ungherese Viktor Orban e del sovranista olandese Geert Wilders.

Senza contare l’indubbia affinità con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che qualche giorno fa definiva Musk «un amico». La premier lo aveva reclamato nel 2023 ad Atreju e lui non le aveva detto di no, anzi. Si era caricato con sé il figlio, uno dei molti, e aveva invitato l’Italia a dare un’accelerata sulla natalità. Aveva aggiunto: «Se volessi aprire un’azienda in Italia mi chiederei: ci saranno giovani che ci possono lavorare?». 

Trump, le nuove nomine: Musk capo del Dipartimento per l’efficenza governativa, il conduttore di Fox Hegseth guiderà il Pentagono, ecco la squadra

L’influenza di Musk

Insomma, Musk sembra parlare una volta da imprenditore, l’altra da simil-statista. E in Europa appare sempre di più una sorta di megafono di Trump, capace di prendere posizioni da «influencer», aprire dibattiti, senza che nessuno possa dire nulla: spesso lo fa su X, che gli appartiene. 

Ciò che molti si chiedono, dopo l’intervento sul caso Albania, è se Musk agisca come una sorta di presidente degli Stati Uniti bis (il suo sostegno per Trump è stato fondamentale) o se sia semplicemente un ricco imprenditore che ogni tanto la spara grossa. Certo è che il margine di manovra che il miliardario possiede è decisamente fuori dal comune. Basti pensare al suo ruolo imprescindibile nell’organizzazione delle missioni spaziali, dove ormai ha quasi sostituito la Nasa, alla già citata costellazione di satelliti Starlink di SpaceX, divenuta ormai fondamentale per l’accesso a internet in scenari di conflitto come l’Ucraina e Gaza.

E al fatto che il presidente Usa ha annunciato di aver nominato «il grande Elon Musk, in collaborazione con il patriota americano Vivek Ramaswamy» alla guida del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge).  Qual è dunque il ruolo di Musk? Uomo di Trump in Europa o semplice imprenditore? Ancora non è chiaro. Ma il suo potere può modificare le sorti di una guerra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]