13.11.2025
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Politics

Elly Schlein riscopre i cacicchi per blindare la corsa a Chigi


L’avversario che diventa il tuo miglior sostegno. Questa la morale politica — o meglio, realpolitica — contenuta in alcune immagini che vengono dalla campagna elettorale per le Regionali. La foto in cui Elly Schlein viene immortalata mentre siede affettuosamente insieme a Vincenzo De Luca in prima fila all’assemblea dei Giovani Democratici, e i due si parlano all’orecchio come compagni ritrovati e come amiconi, fa il paio con un’altra immagine. Quella in cui sempre la ex leader anti-cacicchi e il plurigoverntore campano che pareva dovesse essere inamovibile si abbracciano e si baciano platealmente in quella stessa occasione a Napoli, due giorni fa.

CAMBIO DI STAGIONE

Soltanto chi ha della politica una visione moralistica può scandalizzarsi — e molti nel popolo di sinistra concentrato più sulla coerenza e sulla purezza delle scelte piuttosto che sulla convenienza pratica delle medesime — davanti a queste sequenze. Che raccontano, invece, nei fatti ciò che sta accadendo a sinistra. Anche la foto, che in queste ore ha scatenato l’indignazione di molti attivisti M5S, in cui Roberto Fico viene felicemente immortalato a Benevento insieme a Clemente Mastella, la cui lista guidata dal figlio Pellegrino è alleata con il candidato presidente contian-schleineriano che in altri tempi gridava contro la politica professionale e familiare, illustra un generale cambio di stagione. Ossia: la sinistra nuovista, quella della discontinuità, quella dell’anti notabilato, del vade retro cacicchi e signori delle preferenze (Fico ha imbarcato pure la famiglia Cesaro, simbolo chiacchierato del fu berlusconismo trionfante), al momento della raccolta dei voti è scesa a più miti consigli.

LE PROSPETTIVE

E non c’è da giudicare ma da capire i motivi, per cui Schlein che doveva eliminare il catto-cacicchismo invece lo abbraccia senza problemi. Senza chi come De Luca ha una grande quantità di voti dem sul territorio ed è capace di attirarne una buona quota anche dal centrodestra, Elly rischierebbe di non vincere in Campania. E sarebbe facile immaginare, nel caso, quel che accadrebbe all’interno del suo partito. Tutti contro la segretaria. E che cosa c’è di meglio, per blindarsi, che non andare troppo per il sottile nella creazione delle alleanze, nel superamento di certe opinioni (la segretaria e don Vincenzo si sono sempre detestati), nella revisione di giudizi o pregiudizi politici?

I PRECEDENTI

Tutti ricorderanno come il Nazareno aveva osteggiato all’inizio la candidatura per il bis in Toscana del “cacicco” Giani. Ma poi le riserve sono rientrate. Quanto a Decaro, il candidato del centrosinistra che secondo i sondaggi si avvia a vincere le Regionali in Puglia a fine mese, addirittura si parlava di lui come successore di Schlein in nome di un altro Pd e comunque all’ultimo congresso l’ex sindaco barese era con Bonaccini e non con Elly. Ma anche qui: che cosa contano le differenze politiche quando si deve vincere? E non solo Schlein deve vincere le Regionali, nelle regioni che già erano di sinistra e probabilmente ci riuscirà, ma deve anche rafforzare nei territori la propria corsa alla premiership. La rivalutazione del cacicchismo serve non solo per le Regionali ma anche per le primarie, se ci saranno, e poi per le Politiche.
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA


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