Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Sports «Dybala va via? Io non lego nessuno. Prima di fare nuovi acquisti va sfoltita la rosa, ho troppi calciatori»
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«Dybala va via? Io non lego nessuno. Prima di fare nuovi acquisti va sfoltita la rosa, ho troppi calciatori»


dal nostro inviato
LIVERPOOL

Il buen ritiro del St.George’s Park è ormai un ricordo. La Roma è tornata in Italia e si avvicina al debutto in campionato. Una settimana, quella inglese, trascorsa all’insegna del lavoro e dei sorrisi. Fino a quando non sono iniziate a circolare le voci di un nuovo rilancio da parte di un paio di club arabi per Dybala. Anche perché, come se non bastassero le indiscrezioni, per l’argentino c’è stata la panchina contro l’Everton e la decisione da parte di De Rossi di farlo entrare soltanto nei 15 minuti finali. Una scelta legittima, di un allenatore che sta facendo delle prove in vista del debutto a Cagliari. Ma che inevitabilmente alimenta dei dubbi sul futuro di Paulo.

Un bilancio di questo ritiro?
«Abbiamo lavorato bene. I nuovi arrivati servono per completare questa squadra che è già un gruppo forte, reduce lo scorso anno da una buona seconda parte di stagione, almeno per come l’ho potuto valutare. Andava rinfoltita, anzi va rinfoltita la rosa perché abbiamo bisogno di calciatori della stessa qualità dei titolari. Questo sta accadendo. Sono felice, sono contento dei nuovi ma di tutti perché abbiamo lavorato forte sia a Trigoria sia in Inghilterra».

Rinfoltire la rosa cosa vuol dire? Di quanti calciatori ha bisogno?
«Adesso siamo troppi. Con 31 calciatori non si lavora bene. Prima vediamo di far uscire qualcuno e poi ci intesseremo a chi deve entrare».

Un giudizio su Dovbyk? Contro l’Everton ha giocato la prima partita da titolare.
«Bene, mi è piaciuto, ci dà profondità che poi è quello che chiedo sempre. Altrimenti questa costruzione bassa che facciamo diventa un punto di riferimento per gli altri se non hai qualcuno che ti allunga la squadra avversaria, come è accaduto nell’occasione che ha avuto nel primo tempo».

In queste ore sono tornate a circolare prepotentemente le voci di un interessamento di un paio di club arabi per Dybala. Con l’Everton Paulo ha giocato appena 15 minuti. Lei considera l’argentino come un suo uomo per la stagione che sta per iniziare?
«Io faccio la formazione non in base alle voci. Non c’è nulla che abbia influenzato le mie scelte. Ho schierato la squadra che volevo vedere in campo. Iniziamo ad avvicinarci a Cagliari e ad essere sempre più simili a quelli che poi affronteranno il campionato. Ho fatto degli esperimenti, come era accaduto in altre partite. Quelli che sono qui sono tutti calciatori della Roma, poi vedremo quello che succederà ma non in base a lui o alle voci che leggo sui giornali. Vale per tutti, quando mi è stato chiesto se ci fosse qualcuno assolutamente da tenere legato con le mani e con i piedi a Roma, ho detto che non c’era. Chiunque volesse andare via è libero di farlo».

Dybala e Soulé possono giocare insieme soltanto nel 4-2-3-1?
«No, lo possono fare anche con il falso nueve, con il 4-3-2-1 entrambi dietro la punta. Possono giocare in mille modi, come possono giocare tanti altri calciatori. Possono giocare tutti quanti come possono stare in panchina. L’importante è che quando entrano, lo fanno bene, dando una mano e regalando un valore aggiunto alla squadra».

Continua la volontà di attaccare con sei uomini: con l’Everton, rispetto al solito, si sono viste le mezzali molto alte.
«Sì, sono 6 mesi che sto cercando di giocare così, è chiaro che poi le caratteristiche tecniche dei calciatori possono cambiare le posizioni in campo. Lo scorso anno la mezzala la faceva Cristante che è un giocatore più di posizione, meno bravo a ricevere il pallone tra linee come Le Fée. Ogni calciatore dà e magari leva qualcosa, bisogna essere bravi a organizzare la squadra sia in fase offensiva che difensiva a seconda delle partite. Il fatto ad esempio di avere Angelino che può fare sia il centrocampista che il terzino o la mezzala, ci permette di andare ad attaccare con sei canali offensivi».

Baldanzi mezzala è un esperimento o lei crede che possa ritagliarsi questo spazio nella rosa?
«Ci credo ciecamente. È un calciatore che a me piace tanto. Ha qualità, ritmo, intensità. Quando gioca sulla fascia a volte può mancargli un po’ di gamba. In mezzo invece è reattivo, imprevedibile, pericoloso, sta crescendo tantissimo e in questa fase di completamento diventerà anche più decisivo negli ultimi 16 metri che forse è quello che ancora gli manca».

Prima lei ha evidenziato il fatto che bisogna sfoltire la rosa. Una volta partiti i calciatori che non rientrano nei suoi piani, di quanti elementi ha bisogno? Due? Tre?
«Dirlo ora con una squadra che ha 31 calciatori è una forzatura. I giocatori qui ci sono. Poi vediamo le occasioni che il mercato ci presenterà. È ovvio che qualcuno sarà ceduto e altri andranno in prestito perché non potrò garantirgli spazio. Questo per dire non è che manchino calciatori, vediamo che accade nelle prossime settimane e poi saremo pronti, se si libererà qualche spazio, ad inserire altri elementi forti. Ne sono sicuro».

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