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Dream Team Usa, che fatica contro il Sud Sudan. LeBron segna il 101-100 a otto secondi dalla fine


LONDRA — Il Drem Team Usa vince ma con una fatica incredibile. I 17.345 spettatori della O2 Arena a Londra applaudono e fanno festa lo stesso, ma si sarebbero attesi di più. Nella penultima amichevole pre olimpica, le stelle statunitensi battono il Sud Sudan 101-100 grazie ad una invenzione di LeBron James a otto secondi dalla fine e restano imbattute nelle quattro partite fino adesso disputate. Lo showcase, come lo chiamano da queste parti, regala momenti di spettacolo, anche se Team Usa fatica per tutti e 40 i minuti per trovare  le misure al Sud Sudan. 

Dopo il 10-2 iniziale, i sud sudanesi sorpassano 18-23 e chiudono avanti 24-26 il primo periodo e allunga 24-31 e fino al 28-43 al 14esimo. Kerr in panchina è contrariato, vola addirittura qualche timido fischio dalle tribune. Shayok e Carik Jones due spine nel fianco nella difesa statunitense e il Sud Sudan chiude avanti 44-58. Gli Usa si mettono a giocare con un pò più di intensità, le “seconde linee” Davis e Edwards suonano la carica per il 60-65 del 25esmo. Shayon (alla fine 21 punti) ridà dieci punti di vantaggio per il Sud Sudan.

Il pubblico si infiamma per due giocate pazzesche di LeBron James, alla LeBron per intenderci. Curry mette una tripla da nove metri e Team Usa è avanti 81-76 alla fine del terzo periodo (parziale da 37-18). LeBron (23 punti) prende in mano la squadra, Davis (16) lo sostiene, ma il Sud Sudan è sempre attaccata, 91-90  al 35esimo. Avanti 99-92, il Dream Team si smarrisce, subisce il sorpasso, poi ci pensa LeBron a vincerla a otto secondi dalla fine. Si spegne sul ferro l’ultimo tentativo del Sud Sudan

Tutto è perfetto alla O2 Arena, dentro e fuori dal campo. L’enorme palasport londinese accoglie i suoi ospiti in tutto il suo splendore. Già uscendo da North Greewich, la fermata della metropolitana a nemmeno 500 metri, si avverte aria di festa: si mangia, si beve, si balla con i diversi dj set organizzati. Ci sono tifosi con le maglie più disparate, anche uno che indossa quella del “mago” Andrea Bragnani.

Un gruppetto di sud sudanesi è caloroso e molto. E dentro l’Arena si può fare di tutto, un centro commerciale infinito e una scelta di locali dove mangiare che offre l’imbarazzo della scelta. A tempo perso, c’ò anche una multisala cinematografica da 15 sale. In Italia purtroppo siamo lontani anni luce da questo mondo. 

LE SCELTE DI KERR E LA PARTITA CONTRO LA GERMANIA

Ancora una volta nel quintetto iniziale ci sono Steph Curry, Joel Embiid e LeBron James, che sembrano essere i punti fermi di coach Kerr, avendoli utilizzati sempre in quintetto in tutte le amichevoli fino adesso. Lui stesso ha fatto capire che ci sono questi tre, poi tutti gli altri ruoteranno a sostegno. La grande novità è che Kevin Durant è tornato in gruppo, anche non entrerà, ed è una buona notizia in vista del torneo olimpico. Nel Sud Sudan non c’è invece Bol Bol, figlio della leggenda Manute e attualmente ai Phoenix Suns. Non giocherà i Giochi Olimpici per imprecisati motivi personali. 

A proposito di James, Kerr, parlando con noi cronisti a Londra, lo definisce “pretty special”, davvero speciale. “Sono semplicemente sbalordito dal suo impegno, concentrazione e attenzione su ogni singolo esercizio. Parla molto anche durante le riprese, la sua voce è dietro lo spettacolo, urla quello che sta succedendo, espone lo schema — dice l’allenatore di Team Usa -. Il suo esempio di leadership è incredibile, voglio dire, lo so da sempre, ma vederlo da vicino è davvero speciale”. 

Domani Team Usa si allenerà al City Sport, The Franklin Building. Sarò l’occasione per vedere ancora più da vicino i campioni di Team Usa e magari scambiare due parole prima della seconda partita qui a Londra, lunedì 22 luglio contro la Germania campione del mondo.  Non sarà una partita facile. 

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