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dalla moglie Oriana alla qualità della squadra, ecco perché Paulo non ha ancora accettato


La Roma inizia a correre verso l’Empoli (oggi la ripresa degli allenamenti dopo un giorno di riposo) con la questione Dybala a tenere banco. L’Al-Qadsiah continua il pressing ma Paulo non ha ancora preso una decisione definitiva. Sul piatto ci sono 75 milioni in tre anni e la Joya sarebbe ricoperta d’oro. Ma per chi ha sempre messo il calcio al primo posto non sono tutto. Dybala aveva già rifiutato la prima offerta e non ha ancora accettato la seconda. Tanti i dubbi dell’argentino che non vorrebbe uscire dal calcio che conta. Ha già saltato la Coppa America questa estate e un eventuale passaggio in Arabia lo taglierebbe completamente fuori dall’albiceleste. I tanti dubbi sono dovuti anche alla posizione di Oriana. La moglie (ieri hanno festeggiato il primo mese da sposati) preferirebbe rimanere a Roma. Il trasferimento a Khobar non convince neanche lei, soprattutto dal punto di vista lavorativo. La città si trova a 425 kilometri dalla capitale Riyadh ed è situata nella provincia orientale dell’Arabia Saudita, sulla costa del Golfo Persico. 

LA SQUADRA

L’Al-Qadsiah non è ancora una delle squadre più forti dell’Arabia Saudita, ma punta a diventarlo. Ha ottenuto la promozione in Serie A la passata stagione e ora vuole mettere paura alle tre potenze Al-Hilal, Al-Nassr e Al-Ittihad. Nel club di Khobar c’è una piccola colonia spagnola e Paulo si troverebbe subito bene con la lingua. L’allenatore è Michel, ex leggenda del Real Madrid negli anni 80 e 90. Quasi tutto lo staff tecnico è composto da spagnoli e c’è anche un italiano: il performance manager Simone Fornari. A luglio si è anche unito Nacho che ha lasciato i Blancos dopo aver alzato al cielo la Champions League da capitano. Dall’Europa sono arrivati anche Nandez, Aubameyang e Casteels, mentre il resto del gruppo è quasi totalmente arabo. La qualità della squadra non è ancora alta e questo frena ancor di più Dybala che si sente ancora un calciatore in grado di poter giocare nei principali campionati europei. 

LA PROPRIETA’ E LO STADIO

L’Al-Qadsiah non è ancora una super potenza calcistica ma lo è sicuramente dal punto di vista economico. La squadra appartiene alla Saudi Aramco, ovvero la seconda società per fatturato al mondo. Azienda petrolifera e di gas dell’Arabia Saudita che ha un reddito di 535,188 miliardi di dollari. Non hanno problemi ad offrire un alto ingaggio a Dybala, ma l’offrta alla Roma ancora non è arrivata e sembra essere decisamente più bassa dei 18 milioni di cui si parlava qualche giorno fa. Come già detto prima per Paulo i soldi non sono tutto. Il numero 21 vive di passione e, non ce ne vogliano i tifosi dell’Al-Qadsiah, nulla è paragonabile a Roma. Lo stadio Principe Saud bin Jalawi conta solamente 20mila posti e nella scorsa stagione difficilmente sono stati occupati tutti. L’arrivo di Dybala certamente cambierebbe le cose. L’impianto è stato inaugurato nel 1983, presenta la pista d’atletica e non è uno stadio ultramoderno come quelli visti nel Mondiale in Qatar. I dubbi di Paulo restano tanti. Vorrebbe rimanere alla Roma, ma la priorità del club giallorosso è quella di cedere.

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