16.05.2025
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Politics

dal look della cena di gala al tifo di Starmer per i Leoni


Glamour e pop possono trovare spazio in un vertice Nato? Sì, possono. Il tifo spietato di Keir Starmer per i “leoni” che battono l’Olanda agli Europei. Il manuale dei vini della Casa Bianca regalato ad Antonio Tajani e Guido Crosetto, le risatine in platea del vicepremier lussemburghese sul look statuario del segretario della Nato Stoltenberg.

E poi le passerelle e le cene di gala, il look sbarazzino di Edi Rama, vestito di lino bianco, quello austero e composto del tedesco Olaf Scholz. Tutto è geopolitica, anche il colore che qui e lì, nella settimana del vertice Nato a Washington, ravviva il grigio della sfilata di premier e capi militari. Da dove iniziare?

Nato, i look delle first ladies al gala della Casa Bianca: Meloni in total white, Jill Biden e la parure di brillanti, Victoria Starmer rosso «laburista»

Dalle tavole imbandite, ad esempio, che impegnano il grosso del cerimoniale del vertice transatlantico. Risotti e aragoste imburrate, insalate variopinte. Alla Casa Bianca va in scena la grande passerella dei leader. Notizia: almeno qui, Joe Biden, al fianco della First Lady Jill, dà prova di ottima salute, scherza con i commensali. Meloni si infila nel corteo di macchine davanti all’Hotel St Regis in un elegante look total white, bracciali d’oro e scarpe argentate. Ritrova nel giardino di Pennsylvania Avenue l’amico Volodymyr Zelensky, il leader ucraino in mimetica che per una volta la mimetica se la toglie, sostituita da una polo nero pece con stampato su il tridente di Kiev. Sono occasioni per mini-bilaterali tra un piatto e l’altro, senza squadernare chissà quali dossier. Mentre il mondo trattiene il fiato per il ritorno minaccioso di Trump, Meloni scherza e ride con Biden, perfino con l’ultra-liberal Trudeau.

Gelo artico con Emmanuel Macron — solo un rapido saluto — e pure con Viktor Orban, un tempo alleato, ora impresentabile partner in Ue. In hotel resta la piccola Ginevra, la figlia che la premier ha portato con sé, affidata alle cure di “zia” Patrizia Scurti con cui trotterella la mattina per la hall dell’hotel, presidiata a vista dalla scorta che sembra di famiglia. Tra un impegno e l’altro della madre, raccontano, ha potuto ammirare i ciclopici fossili di dinosauro nelle stanze dello Smithsonian. Ancora colore, dentro e fuori il vertice. Alla Decatur House premiano il generale supremo delle forze alleate in Ue Christopher Cavoli. Officiano la National Italian American Foundation e il suo vicepresidente Paolo Messa, pontiere tra Roma e Washington. Per Tajani e Crosetto, un curioso omaggio: un manuale foderato in pelle che pesa un macigno, «Il vino alla Casa Bianca», guida enologica alle etichette preferite dagli inquilini dello Studio Ovale. Al vertice Nato non si trovano più il neopremier inglese Starmer e il segretario Usa Antony Blinken. Che fine hanno fatto? Eccoli lì, su un divanetto, gli occhi assorti sul maxi-schermo che proietta gli ultimi minuti della semifinale degli Europei Olanda-Inghilterra. Sul dischetto del rigore Harry Kane. Segna, e il galateo british lascia spazio alle grida e gli abbracci dei due alleati. Succede anche questo, al summit Nato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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