«Le case discografiche mi hanno messo in difficoltà. 270 cantanti non sono entrati in questa lista», ha detto Carlo Conti, prima di leggere oggi al Tg1 delle 13.30 i nomi dei 30 big in gara al Festival di Sanremo 2026. E così mentre gli artisti i cui nomi sono stati letti dal conduttore e direttore artistico esultavano davanti alla tv, da Tommaso Paradiso a Eddie Brock, passando per Fedez e Marco Masini, J-Ax e Arisa, in molti, moltissime invece sono rimasti con l’amaro in bocca. A partire da loro, naturalmente: i Jalisse. Il duo di “Fiumi di parole” si è candidato anche quest’anno. E anche quest’anno ha ricevuto un «no» da parte del direttore artistico di turno. È il ventinovesimo consecutivo che ricevono: «La saga continua, le domande rimangono», scrivono Fabio Ricci e Alessandra Drusian, alludendo a un presunto complotto nei loro confronti.
Assenti eccellenti
Sui social ci si chiede come mai non ci siano Coez, Angelina Mango, Blanco, Elisa, Madame, Gianni Morandi, Tedua e Sangiovanni, i cui nomi erano comparsi nei toto-elenchi di queste settimane: non si tratta di esclusioni, ma di trattative non andate in porto.
Nessuno di loro, alla fine, si è convinto a partecipare alla kermesse. Ci avevano provato invece i Fast Animals And Slow Kids, la rock band perugina capitanata da Aimone Romizi: l’anno scorso il loro nome era nella lista di Conti, ma fu depennato quando all’ultimo arrivò Giorgia con “La cura per me”. Conti, si vocifera, gli aveva promesso un “risarcimento” quest’anno: la band aveva presentato un brano firmato da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, ma alla fine non sarà della partita. Non ci sarà neppure il vincitore delle “Nuove proposte” dello scorso anno Settembre. Esclusi anche Carl Brave, Nada, Mr. Rain, Il Tre, Alex Britti, Anna Tatangelo, Sarah Toscano, Nina Zilli.
Chi è rimasto fuori
Fuori dall’elenco anche la talentuosissima La Niña, vero nome Carola Moccia, la cantautrice partenopea che ha conquistato tutti con “Figlia d’ ‘a tempesta”. Come lei anche Emma Nolde, rockeuse tra i nomi più chiacchierati della nuova scena cantautorale italiana. Avevano mandato un brano a Carlo Conti anche Chiara Galiazzo, Fred De Palma, Venerus, Mecna, Benji & Fede e Aiello. Tra le esclusioni più dolorose per Conti, chiamato a fare inevitabilmente delle scelte, c’è quella di Amara: la canzone della cantautrice toscana, vero nome Erika Mineo, che Conti stesso lanciò quando nel 2015 la portò in gara tra le “Nuove proposte” al Festival di Sanremo, prima che due anni dopo sfiorasse la vittoria da autrice di “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia, piaceva tantissimo al direttore artistico, ma alla fine non è riuscita a conquistare un posto tra i 30.
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