06.12.2025
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Politics

da Conti a Venier, chi c’è e chi no a Castel Sant’Angelo


Elly Schlein, come noto, non ci sarà. E dal profilo Instagram di Atreju ecco che arriva, puntuale, la punzecchiatura social: «Con noi mai nessuno ha ricorso all’uscita di emergenza. Schlein, per te le porte sono sempre aperte». Ma se la segretaria del Pd ha preferito rinunciare al palco della kermesse di Fratelli d’Italia dopo il no di Giorgia Meloni al confronto a due (per la premier andava fatto un «triello» con Conte), a Castel Sant’Angelo ci si potrà comunque rifare con una carellata di volti «pop». Da Mara Venier a Carlo Conti, da Ezio Greggio a Raoul Bova (che «duetterà» con Arianna Meloni). E poi i ct delle nazionali di volley Fefè De Giorgi e Julio Velasco e l’ex portiere della nazionale Gigi Buffon. 

Chi ha detto sì e chi no

Comincia oggi, la terza festa del partito meloniano in versione governista.

E lo slogan della manifestazione riassume quello che per FdI è il principale risultato di questi oltre trentasei mesi di cavalcata a Palazzo Chigi: «Sei diventata forte, l’Italia a testa alta», la scritta che campeggia all’ingresso della kermesse che quest’anno, dopo la parentesi 2024 al Circo Massimo, torna a Castel Sant’Angelo. Sarà l’edizione più lunga di sempre: questo pomeriggio il taglio del nastro, ospite il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, del Pd. E si continua fino a domenica 14, quando a chiudere come da tradizione sarà il comizio finale di Meloni. 

L’unico momento in cui la premier salirà sul palco, quello di domenica, dal momento che sono saltate le varie ipotesi di faccia a faccia a due o a tre con l’opposizione di cui si era ragionato nei giorni scorsi. Perché Schlein, invitata, aveva fatto sapere che sì, stavolta avrebbe partecipato volentieri, ma solo se poteva duellare con la premier. La quale ha risposto che non potendo scegliere lei il leader dell’opposizione, avrebbe sì partecipato a un confronto, ma solo se c’era anche il presidente pentastellato Giuseppe Conte. Così, nonostante il sì dell’avvocato 5s, è naufragato il match («Se vuole fare un confronto di coalizione, allora porti anche Salvini», la risposta di Schlein). Non sarà l’unica leader assente, la segretaria dem. Perché anche Nicola Fratoianni di Avs ha risposto picche («al mio posto invitino un giornalista»), mentre il suo sparring partner Angelo Bonelli ha detto sì. Così come Carlo Calenda, Matteo Renzi e Riccardo Magi, tutti sul palco nei prossimi giorni. Sabato pomeriggio tocca a Conte, unico esponente dei progressisti a essere intervistato one-to-one da Paolo Del Debbio (sabato). 

Anche i sindacati sono presenti a metà: hanno detto sì i vertici di Cisl e Uil Fumarola e Bombardieri, mentre Landini non è stato chiamato perché «in passato l’invito non è stato gradito», spiegava giorni fa il capo dell’organizzazione meloniana Giovanni Donzelli. Tutti convocati i ministri, e pure i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Mentre sono una manciata gli esponenti del Pd che hanno accettato l’invito, (quasi) tutti di area riformista. Mentre per i 5stelle ecco, tra gli altri, il neo eletto governatore della Campania Roberto Fico.

Sport e pop

Ci sarà, va da sé, il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato da Enrico Mentana. E torna (in collegamento) pure Luigi Di Maio. Ma torna pure un «padre nobile» di FdI: Gianfranco Fini, che si confronterà con Francesco Rutelli in una riedizione dello storico faccia a faccia del ’93 per il Campidoglio (titolo: trentadue anni dopo). Grande spazio alla giustizia, visto il referendum alle porte: Carlo Nordio dibatterà con Silvia Albano di Magistratura democratica (la giudice che per prima disse no ai trasferimenti dei migranti nei centri albanesi e che poi ha lasciato la toga), la leghista Giulia Bongiorno invece si confronterà con il presidente dell’Anm Cesare Parodi. 

Poi gli ospiti internazionali: Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, e Rom Braslavski, che è stato ostaggio dei terroristi di Hamas per 738 giorni. E quelli, tantissimi, pop. Come il condutore di Sanremo Carlo Conti, ma anche Ezio Greggio e Mara Venier, tutti insieme in un panel sulla tv. E poi Raoul Bova, sul palco con la sorella della premier per parlare di deepfake e odio social. Ma ci sarà spazio anche per gli sportivi: da Buffon, che parlerà di sport col ministro Andrea Abodi, a Velasco e De Giorgi, a cui andrà il «premio Atreju». 


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