L’appuntamento del 7 luglio per il secondo turno delle elezioni francesi sarà probabilmente il voto con il maggior numero di “triangolari” di sempre, vale a dire ballottaggi a tre: al momento, ben 306. Ci saranno anche tre quadrangolari, cioè ballottaggi a quattro.
Ballottaggi in Francia, 190 candidati già ritirati: cosa sono i «triangolari» e come possono coagulare il voto anti Le Pen
Il ritiro dei candidati
Un fenomeno che si ricollega all’alta affluenza di questa tornata elettorale, che ha raggiunto il 67%. Ma il numero finale di triangolari e quadrangolari potrebbe essere inferiore se alcuni candidati si ritirassero dalla corsa: hanno tempo fino alle 18 di oggi per presentare la domanda alla prefettura. Sono state 218 le desistenze in funzione anti-Rassemblement National. Restano quindi in piedi 81 triangolari e 2 quadrangolari.
Come funzionano i triangolari?
Il primo turno è stato vinto da Rassemblement National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen, guidato da Jordan Bardella. Ma molto si deciderà il 7 luglio. Per potervi accedere però, per i singoli candidati era necessario superare la soglia del 12,5% al primo turno. Di conseguenza, più è alta la partecipazione più la soglia sarà facile da raggiungere. Questo ha reso possibile numerose configurazioni a tre o quattro candidati. Jean-Yves Dormagen, politologo specializzato in comportamento elettorale, ha spiegato a Le Nouvel Obs: «È matematico, la partecipazione abbassa la percentuale di voti necessaria per raggiungere la soglia del 12,5 per cento degli elettori iscritti».
I ritiri
Nel dettaglio, al momento si sono ritirati 121 candidati del Nuovo fronte popolare, partito di sinistra francese, 70 dalla coalizione politica Ensemble, guidati da Macron; 3 dal partito socialista Gauche; 2 dal partito dei Repubblicani; 2 da Rassemblement National, il partito di Le Pen.
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