Ius Scholae, Sanguinis e Soli: termini che ciclicamente tornano, ma cosa significano davvero? Il dibattito si è riaperto all’indomani dell’atto di vandalismo con cui è stato deturpato il murales dedicato alla pallavolista azzurra Paola Egonu, a cui sono state dipinte le braccia e le gambe di rosa per nasconderne il reale colore della pelle. In questo contesto, l’opposizione è tornata a rinnovare con forza la necessità di accelerare gli interventi sulla legge che disciplina l’acquisizione della cittadinanza italiana.
Egonu, lo sfregio razzista. Difesa (stavolta) bipartisan. Tajani: «Gesto becero». Schlein: «Cambiare la legge sulla cittadinanza»
Ius Soli, Sanguinis e Scholae: cosa sono?
«Per noi chi nasce e cresce in Italia è da considerarsi italiano» ha detto la segretaria dem Elly Schlein, affermazione simile a quella del capogruppo di Azione, Matteo Richetti «Oltre a condannare l’ennesimo atto di vandalismo, razzismo e discriminazione inaccettabile, dovremmo iniziare a condividere il fatto che se non affermiamo con forza il principio, anche con una legge, che chi è nato in Italia è italiano, questo Paese non vedrà mai un processo di integrazione e rispetto veri».
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