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cosa è successo nelle gare degli azzurri


Debutto da dimenticare per Marcell Jacobs. A nove mesi dal 10″12 di Bellinzona, il campione europeo dei 100 metri è tornato in pista a Turku, Finlandia, per testare la propria condizione. Ma non sono arrivate buone notizie. Il gardesano ha infatti chiuso ultimo la finale rialzandosi ben prima di tagliare il traguardo. Alla fine il tempo è impietoso, ossia un 10.44 che chiaramente non può soddisfarlo e lontanissimo dal crono del vincitore, il britannico Romell Glave che si è imposto in 10.08 (+1.0 di vento). A nulla è servito partire dai blocchi in maniera eccellente (0.100 il tempo di reazione dell’azzurro), purtroppo l’azione si è esaurita in un amen e Jacobs non è mai stato protagonista. Va da sé che Marcell arriva da mesi difficili, a causa dell’infortunio che gli ha impedito lo scorso 22 marzo di aprire la stagione all’aperto a Miami, limitandone l’attività in pista per qualche settimana. Che non fosse un Jacobs in forma lo si era intuito già nella batteria, dove si era piazzato quarto con 10.30 (vento +0.7), acciuffando peraltro l’ultimo tempo di ripescaggio.

Ora più che mai il campione ha bisogno dell’affetto del pubblico di Roma. Venerdì il velocista delle Fiamme Oro sarà in pista allo stadio dei Marmi in occasione dello `Sprint Festival´, anche in quel caso con l’intenzione di affrontare un doppio impegno nei 100 metri. Si parte alle 19.25 (diretta tv sui canali Sky Sport) con il primo colpo di pistola, poi alle 20.35 arriverà il secondo start.

MATTIA VOLA

Non c’era solo Jacobs ai Paavo Nurmi Games, storica tappa del Continental Tour. Nel giorno del flop di Jacobs, vola invece Mattia Furlani. Il reatino si prende la rivincita sull’australiano Liam Adcock, che lo aveva battuto al Golden Gala. Per il bronzo olimpico arriva il successo con 8,11 metri, sei centimetri in più dell’avversario. Purtroppo i giudici annullano l’ultimo salto di Mattia: sembrava dalle parti del record italiano. Per la delusione di Furlani, che già pregustava il primato.

STANO FINO A LOS ANGELES

Nelle altre gare di ieri, 8° posto per Sara Fantini nel martello (68,58). Stesso piazzamento sui 1500 metri per Gaia Sabbatini (4:05.46), al rientro dopo oltre un anno di assenza. Stavolta non si ripete Giada Carmassi: la friulana chiude terza in finale con 12.81 (+1.2) nei 100 ostacoli due giorni dopo il primato italiano stabilito a Stoccolma (12.69).

Sempre ieri, un altro oro di Tokyo 2020 ha annunciato l’intenzione di voler continuare fino a Los Angeles 2028: dopo Tamberi, stavolta è toccato al marciatore Massimo Stano dire sì al sogno americano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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