«Spiagge vuote? Se si offrono prezzi adeguati ai servizi offerti le presenze non calano. Gassmann parla di un settore che non conosce: accusare così un’intera categoria rischia di danneggiare il nostro paese, soprattutto se a parlare è un personaggio noto a livello internazionale». Non ci sta Giuseppe Ferrara, gestore del lido Sabbia d’Oro Beach Club a Scanzano Jonico (in provincia di Matera) che risponde alle polemiche sui prezzi praticati dagli stabilimenti balneari accusati di essere la «causa» del calo di presenze nei lidi italiani.
Presso lo stabilimento sulla costa ionica gestito dalla sua famiglia da 3 generazioni e premiato come miglior Beach Club nel 2024 da Italian Beach Club i prezzi sono rimasti quelli dell’anno scorso. E così, assicura Ferrara, la crisi non si è sentita. Si parte da 20 euro e poi si sale in base ai servizi scelti: un ombrellone e due lettini ad esempio sono sui 35 euro.
Ferrara lei non ha riscontrato un calo di presenze?
«Tra maggio e giugno abbiamo registrato aumenti di fatturato e presenze dell’8% e del 12% con grande presenza di turismo straniero, americani francesi svizzeri tedeschi. Dimostrazione che se si lavora bene, con prezzi adeguati ai servizi offerti la crisi non c’è».
Molti balneari lamentano un calo fino al 30%. Secondo lei, a cosa è dovuto?
Credo che la causa principale non siano i prezzi, ma gli stipendi bassi e l’inflazione che hanno eroso il potere di acquisto delle famiglie. Se si fatica ad arrivare a fine mese è ovvio che si risparmia sullo svago e le vacanze. Detto questo, alcuni imprenditori balneari dovrebbero fare autocritica: i prezzi devono essere giustificati dai servizi. Non si può pensare che il turismo di oggi sia quello degli anni 80, non c’è solo l’ombrellone, bisogna evolversi anche per far fronte alla concorrenza estera.
In tanti infatti guardano all’estero dove i servizi balneari hanno spesso costi molto inferiori, secondo lei perché?
Quando si fanno questi confronti bisogna vedere anche il costo dei dipendenti, la tassazione. In Italia un beachclub non può dare un ombrellone a prezzi schiacciati perché ci sono costi molto alti: ad esempio la mia struttura di 20mila metri quadri costa 10-15mila euro solo di manutenzione.
L’attore Alessandro Gassman ha puntato il dito contro i prezzi troppo alti degli stabilimenti balneari. Cosa risponde?
Che dare la colpa agli operatori balneari e ai prezzi è una generalizzazione troppo semplice e fuorviante, perché le cause sono macro-economiche e riguardano il costo della vita e gli stipendi. E poi così si rischia di far passare il messaggio sbagliato che qui «i prezzi sono eccessivi» (quando non è ovunque così) e di allontanare il turismo straniero danneggiando un intero settore e l’immagine del nostro paese.
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