come si esegue e quali benefici

Il primo oro alle Olimpiadi di Parigi per l’Italia porta la firma di Nicolò Martinenghi nei 100 rana. Le immagini dell’azzurro festante all’uscita dalla vasca hanno già fatto il giro del mondo e in molti hanno notato un curioso dettaglio: sul corpo del nuotatore sono presenti dei segni di forma circolare, come impressi sulla pelle lungo tutta la schiena e sulle spalle. Ma di cosa si tratta? Sono dei lividi provocati dalla cosiddetta «Cupping Therapy«, in italiano «coppettazione«, un trattamento molto in voga fra gli sportivi che deriva dall’antica medicina cinese.

Nicolò Martinenghi, chi è: età, famiglia, fidanzata. Odiava l’acqua (ed era arrivato a pesare 102 chili)

Cosa sono quei segni tondi sul corpo di Martinenghi?

Questa terapia viene adoperata per lenire i tipici dolori muscolari che spesso interessano chi pratica attività sportiva a livello agonistico. La «Cupping Therapy» si esegue applicando delle particolari coppette in plastica o in vetro sulla cute del paziente — in corrispondenza delle aree dove si sente dolore — creando un vuoto all’interno dello spazio coperto dalla coppetta riscaldandola con una fiammella. L’applicazione delle coppette dura da 5 a 15 minuti e viene utilizzata in ambito ortopedico, in fisiatria e fisioterapia.

La pratica è molto in voga fra i nuotatori: il primo a portare la «coppettazione» alla ribalta è stato Michael Phelps, ma anche l’azzurro Gregorio Paltrinieri si sottopone a trattamenti. La «Cupping Therapy» piace molto anche alle star, da Victoria Beckham a Gwyneth Paltrow, fino al nostrano Fedez.

Cupping Therapy, rischi e benefici

Il beneficio per il paziente sarebbe dovuto al miglioramento della circolazione sanguigna nelle zone trattate.

Tuttavia, non vi sono ancora studi scientifici che dimostrino che la «coppettazione» sia efficace nel trattamento del mal di schiena, così come di qualsiasi altro disturbo. Anzi, la «Cupping» può talvolta provocare rottura di vasi sanguigni, dolore, ematomi, emorragie e infezioni.