15.05.2025
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Politics

chi sono e dove sono state elette


In 6 comuni su 14 in cui si sono tenuti i ballottaggi per le elezioni amministrative, hanno vinto le sindache donne. E se si considera anche il primo turno, allora le prime cittadine salgono ad otto.

Sara Funaro: «Io, prima sindaca di Firenze nel nome di mio nonno. Il mio successo uno stimolo per tutte le ragazze che inseguono un sogno»

Non si era mai raggiunto un risultato simile e molte delle città in cui sono state elette vedranno per la prima volta un’amministrazione guidata da una donna: sono Sara Funaro a Firenze, Vittoria Fernandi a Perugia, Adriana Poli Bortone a Lecce, Maria Luisa Forte a Campobasso, Laura Nargi ad Avellino e Valeria Cittadin a Rovigo.  Al primo turno, Elena Carnevali a Bergamo e Ilaria Bugetti a Prato. 

Sara Funaro, Firenze

È la prima donna a Palazzo Vecchio. Funaro è stata eletta sindaca di Firenze ottenendo il 60,56% dei voti al ballottaggio contro l’avversario del centrodestra, l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. Nata a Firenze, ha 48 anni, psicologa e psicoterapeuta, ha dedicato la vittoria al nonno, anche lui ex sindaco di Firenze: «Lui diceva sempre: ‘Ho fatto così tante dichiarazioni d’amore a Firenze che l’ho dovuta sposare’. Ecco nonno, anche io ho sposato Firenze come te». La Funaro potrà sfruttare i suoi studi per amministrare in maniera inclusiva e progressita la città: il programma elettorale che l’ha portata alla vittoria, infatti, racconta il desiderio di realizzare una città  più giusta-futura-sicura-sostenibile-per tutti.

Vittoria Ferdinandi, Perugia

Perugia torna «rossa» dopo 10 anni di amministrazioni di centrodestra, e lo fa con Vittoria Ferdinandi. Ed è la prima donna a ricoprire questa carica nel capoluogo umbro. Con il 52,12% Ferdinandi ha vinto battendo Margherita Scoccia che si è fermata al 47,88%. La nuova prima cittadina ha 37 anni, è una professionista della salute mentale, anche lei psicologa, e nel 2021 è stata nominata Cavaliere al merito della Repubblica per il suo contributo nella «promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici» relativamente all’esperienza maturata nell’ambito del ristorante e centro polifunzionale Numero Zero a Perugia dove all’interno lavoravano persone con probemi psichiatrici.

Elena Carnevali, Bergamo

Si è presa Bergamo al primo turno: la candidata dem Elena Carnevali, 59 anni, è stata eletta con il 55 per cento delle preferenze, succedendo a Giorgio Gori. Già assessore alle Politiche sociali tra il 2004 e il 2009, nella giunta di Roberto Bruni, viene eletta deputata nel 2012 dopo aver trionfato alle Parlamentarie del Partito Democratico. Carnevali ha conseguito il diploma di fisioterapista nel 1986 e la laurea in fisioterapia all’Università degli Studi di Verona nel 2010. Dopo aver lavorato per anni tra le case di riposo e gli ospedali di Calusco D’Adda e Bergamo, si è ormai data completamente alla politica.

Marialuisa Forte, Campobasso

Con 399 voti in più conquistati al turno di ballottaggio, Marialuisa Forte è la nuova sindaca di Campobasso: già provveditore agli studi di Campobasso e dirigente scolastica, è la prima donna eletta che siederà sullo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. Al primo turno Aldo De Benedittis, del centrodestra, aveva sfiorato la vittoria, ma si era fermato al 48%. Marialuisa Forte (campolargo)  aveva invece ottenuto il 32% delle preferenze. Poi il risultato si ribalta, e la dem viene eletta con il 51%

Ilaria Bugetti, Prato

Prima sindaca donna anche a Prato: Ilaria Bugetti è stata eletta al primo turno con il 52 per cento dei voti. Nella sua carriera politica ha ricoperto molti ruoli nelle istituzioni locali, oltre che nel suo partito, il Partito democratico. Si laurea in Scienze Politiche e nel 1999 diventa assessore del piccolissimo Comune di Cantagallo, poi sindaco dal 2004: doppio mandato con percentuali bulgare, 76% al primo tentativo, 73% nel 2009. Viene eletta segretaria provinciale del Pd, dopo arriva la prima esperienza in Consiglio regionale. 

Laura Nargi, Avellino

Amministrazione rosa anche ad Avellino: Laura Nargi, vicesindaca uscente vince con 12501 voti pari al 51,84% sull’avversario del Pd e dei 5 Stelle Antonio Gengaro (11612 voti pari al 48,16%. Nargi, 40 anni, avvocato, specializzata in diritto amministrativo, ha guidato per anni il centro diagnostico di famiglia. In politica dal 2013, anno in cui si candidò al consiglio comunale. Ha ricoperto il ruolo di vice dell’ex sindaco Gianluca Festa, ora agli arresti domiciliari. Anche Nargi risulta indagata a piede libero nell’ambito della stessa inchiesta con l’accusa di associazione a delinquere. 

Adraiana Poli Bortone, Lecce

Adriana Poli Bortone è la nuova sindaca di Lecce. Ma non è così nuova. Alle sue spalle c’è una carriera di tutto rispetto che la incorona asso nella manica del centrodestra che grazie al suo nome ha sconfitto (di pochissimo) il sindaco uscente Carlo Salvemini. Poli Bortone è già stata sindaca di Lecce fra il 1998 e al maggio 2007. Ma è stata anche eurodeputata, ministra e senatrice, candidata governatrice della Puglia. Già due volte prima cittadina del capoluogo salentino, questo — a ottant’anni suonati — è il suo terzo mandato.

Valeria Cittadin, Bergamo

Valeria Cittadin, 58 anni, ce l’ha fatta: il 58,15% delle preferenze l’ha incoronata nuovo sindaco di Rovigo. La prima donna a vestire la fascia tricolore in città. Troppo ampio il divario da colmare per lo sfindante e sindaco uscente Edoardo Gaffeo dem: al primo turno era staccato di più di 20 punti, ieri si è fermato al 41,85%. Ex sindacalista della Cisl e dirigente dell’istituto comprensivo rodigino «Rovigo 3», Cittadin è stata appoggiata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, una civica e Azione.

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