È scomparso a 94 anni Emilio Fede, uno dei volti più noti e discussi del giornalismo televisivo italiano. L’ex direttore del Tg4 era malato da tempo e si è spento alla Residenza San Fedele di Segrate, alle porte di Milano, assistito fino all’ultimo dalle figlie Simona e Sveva. Le sue condizioni, già critiche, sono peggiorate nelle ultime ore. «Papà ci ha lasciato», ha dichiarato commossa la figlia Sveva all’Adnkronos.
I funerali di Emilio Fede I funerali si terranno giovedì alle ore 16 nella parrocchia di Dio Padre a Milano 2, celebrati dal parroco don Gianni Cazzaniga, in accordo con la famiglia. Una carriera tra Rai, Fininvest e Mediaset Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 24 giugno 1931, Emilio Fede iniziò giovanissimo la carriera giornalistica, approdando in Rai nel 1961. Dopo anni come inviato speciale, divenne conduttore del Tg1 delle 20 e successivamente direttore dal 1981 al 1983. Nel 1989 entrò in Fininvest, dirigendo Studio Aperto su Italia 1 e dal 1992 il Tg4, che ha guidato per vent’anni fino al 2012. Rimane celebre la sua diretta del 1991, quando fu il primo a dare in tv la notizia dello scoppio della Guerra del Golfo.
Vita privata e libri Sposato dal 1964 con Diana De Feo, da cui ha avuto due figlie, Fede si è dedicato anche alla scrittura, pubblicando diversi libri come Finché c’è Fede (1997) e Privè. La vita è un gioco (1998). Negli anni 2000 ha partecipato a programmi televisivi come il Grande Fratello e Striscia la Notizia.
Le vicende giudiziarie Accanto alla lunga carriera giornalistica, Emilio Fede ha vissuto anche momenti controversi. Coinvolto in più procedimenti giudiziari, la condanna più nota è quella legata al caso Ruby, conclusasi con 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione. Per motivi di salute ha scontato la pena in detenzione domiciliare.
Un volto controverso della tv italiana Con oltre 50 anni di carriera tra Rai e Mediaset, Emilio Fede è stato un personaggio complesso: amato, criticato e sempre al centro del dibattito pubblico. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca del giornalismo televisivo in Italia.
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