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«La moda è più una questione di gusto che di soldi: devi capire il tuo corpo e adattare i vestiti alle tue esigenze; è tutta una questione di vestibilità». Sono piccole lezioni di stile, anche nell’approccio alla vita, quelle che condivide Carmen Dell’Orefice, quando racconta la sua vita. Ora, a 94 anni ma senza sentirli — soprattutto senza farli vedere — si racconta nel volume fotografico Carmen Dell’Orefice. The Ultimate Role Model, con scatti di Fadil Berisha (Skira).
Oltre 130 le foto riunite. E a chiudere il libro, un testo in cui la supertop racconta la sua vita. Scatto dopo scatto, Berisha, ex fotografo di Miss Universo, Miss Usa e Rolex, con cui Dell’Orefice collabora da oltre trent’anni e per cui ha posato in decine di sessioni, mostra eleganza, ironia, fascino della top model eternamente glamour.
LA VITA
Classe 1931, Dell’Orefice è stata scoperta come modella, giovanissima, nel 1944. «Un giorno stavo tornando a casa dalla piscina — scrive — quando una donna mi si avvicinò sull’autobus. Era la moglie di un fotografo dello staff di Harper’s Bazaar e mi spiegò che pensava che suo marito potesse essere interessato a fare qualche scatto di prova con me. Voleva chiamare mia madre per chiedere il permesso, e quando le dissi che non avevamo il telefono, suggerì che fosse mia madre a chiamare lei. Era un’altra “borsa di studio” e la mamma scese di corsa quei quattro piani, facendo due gradini alla volta, per raggiungere il telefono pubblico nella farmacia del quartiere». I primi scatti furono fatti sui pattini, vicino alla spiaggia. Sarebbero seguite le pose con altri maestri dell’obiettivo, come Horst P. Horst, Cecil Beaton, Irving Penn, Francesco Scavullo, Norman Parkinson, Richard Avedon e altri. Nel mezzo, Dalí. «Un giorno, Beaton mi chiese se volevo guadagnare qualche soldo in più posando per un suo amico, un pittore molto famoso. Il nome Salvador Dalí non significava nulla né per me né per mia madre, ma quei soldi in più significavano tutto. Dalí mi voleva nuda dalla vita in su. Poiché non avevo assolutamente alcun accenno di seno, accettammo, razionalizzando che non avevo nulla da nascondere. Quando il dipinto fu terminato, fui entusiasta di scoprire che Dalí aveva fornito ciò che la natura aveva trascurato».
E sì che Carmen, da ragazza, non si sentiva bella. «Il mio petto era così piatto da sembrare incavato. Avevo le spalle larghe di una nuotatrice e la postura eretta di una danzatrice, ma niente fianchi». Da quei primi scatti, però, la sua carriera non si è più fermata, portandola a sfilare anche superati gli 80 anni. Top model con la carriera più lunga della storia, è un’icona di stile senza tempo.
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