Fondazione Cariplo aumenta le risorse del 43% per fronteggiare la crescita dei bisogni. Nei giorni scorsi la Commissione Centrale di Beneficenza presieduta da Giovanni Azzone ha deliberato all’unanimità, questo passaggio importante di maggiore liquidità per le comunità locali e ha lanciato tre nuove sfide di mandato, da 20 milioni di euro ciascuna, con iniziative a favore dei giovani, soprattutto quelli che non studiano e non lavorano, e delle persone in difficoltà.
«In questo momento è fondamentale la possibilità per le fondazioni di origini bancarie — spiega Giovanni Azzone, presidente della Ca’ de Sass e dell’Acri — di destinare risorse ai nuovi bisogni. C’è il tema dei Neet cioè coloro che non studiano e non lavorano perchè in questa fase di invecchiamento delle popolazioni non possiamo permetterci che i giovani non siano parte attiva della società».
CIFRA RECORD
I dettagli del nuovo programma verranno definiti nelle prossime settimane, presentazione pubblica delle attività del prossimo anno il 18 febbraio. Si tratta della programmazione e dell’attività filantropica per il 2025, con una serie di importanti di novità.
Primo dato di rilievo: le risorse aumentano significativamente, passando da 150 milioni a oltre 215 milioni. Secondo passaggio: una parte consistente di questa somma verrà destinata a tre grandi programmi, definiti “sfide di mandato”, per ciascuno dei quali la fondazione impegnerà 20 milioni di euro. Scelte basate principalmente su due elementi: la disponibilità di risorse dovuta ai buoni risultati della gestione del patrimonio e alla presa d’atto che i bisogni sono crescenti. Due fattori che hanno spinto il board a un nuovo impegno significativo, cifra record nella storia della Fondazione. I lavori alla programmazione 2025 avevano preso il via già nel luglio scorso, con le prime riflessioni interne. A settembre ha cominciato a cristallizzarsi l’idea di concentrare l’extra budget rispetto allo standard (oltre 60 milioni) su tre nuove grandi sfide, denominate “sfide di mandato” che caratterizzeranno ulteriormente l’impegno da qui al 2027.
QUATTRO OPZIONI
Le 4 linee di mandato erano state individuate lo scorso anno, dopo l’insediamento dei nuovi organi, e, lo ricordiamo, sono: creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali; ridurre le disuguaglianze, intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità; allargare i confini, comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa; creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità.
Gli approfondimenti svolti in questi mesi hanno fatto emergere l’esistenza di alcune tematiche di particolare complessità evidenti da tempo, tra cui: le difficoltà delle giovani generazioni, l’invecchiamento, la sostenibilità ambientale, l’integrazione sociale, la digitalizzazione, il fenomeno migratorio, i diversamente abili.
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