chi sono i vincitori. Giovani talenti under-35 e decani della professione, cronisti di scienza e politica
ROMA Ci sono cose che restano. E sono il ricordo e la memoria, di chi ha lasciato una grande impronta nella storia del giornalismo italiano e della società. L’eredità di Paolo Graldi, indimenticabile direttore del Messaggero e del Mattino, rivive grazie anche al suo premio. Un riconoscimento nato lo scorso anno e che oggi torna

