03.07.2025
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Sports

Battocletti imbattibile agli Europei. Patta si fa male


Vince ancora Nadia Battocletti. La capitana azzurra domina i 5.000 metri ai Campionati europei a squadre e regala all’Italia il primo successo a Madrid. È stata una gara tattica quella allo stadio Vallehermoso, sia per il forte caldo (il termometro ha toccato anche i 40 gradi), che ha costretto le atlete a tenere il freno a mano tirato, sia perché le avversarie avevano timore della nostra Nadia, poi partita all’ultimo giro e mai più ripresa. Il tempo finale di 15:56.01 è sopra gli standard, ma l’arrivo è da autentica regina. «Sono molto felice del risultato della gara e sono felice di essere capitana (insieme a Filippo Tortu, ndc)– dichiara la trentina –. Con i miei compagni ci sosteniamo, ho visto il personale di Anna Polinari. Questa squadra è tenace, forte, giovane, e queste manifestazioni aiutano a crescere». Prima di Nadia, l’Italia si era ben comportata. Come il bresciano Francesco Pernici, che negli 800 ha chiuso in 1:44.39 subito alle spalle del padrone di casa Attaoui, ma si è preso il personale e il pass per i Mondiali. La scatenata Polinari in scia all’olandese volante Femke Bol (49.48, record dei campionati) si è presa il secondo tempo italiano nei 400 metri. Il suo 50.76 è dietro soltanto il primato tricolore di Libania Grenot (50.30). Solo l’italo cubana prima di lei era scesa sotto i 51. «Il suo nome risuona tanto e capisco l’importanza di quel record, ma ora ci sono nuovi obiettivi e sono pronta a raggiungerli», rilancia la veronese. Chi si rilancia verso l’appuntamento iridato di settembre è Edoardo Scotti, che ha giganteggiato nella heat B con il suo 44.93 ed è diventato il terzo italiano all time dopo Luca Sito (44.75) e Davide Re (44.77). Ma l’obiettivo è il crono per Tokyo. «Adesso c’è da limare qualche centesimo per il minimo diretto per Tokyo (44.85, ndr)» spiega Scotti. Ci ha provato Zaynab Dosso nei 100 metri, ma chiude soltanto quinta con 11.22, comunque lo stagionale outdoor.

L’INFORTUNIO

Nella gara maschile, Lorenzo Patta si infortuna a metà del rettilineo mentre era in testa e conclude per onor di firma. È una bruttissima notizia in chiave staffetta (oggi), ma è da capire quanto questo intoppo inciderà nel cammino verso Tokyo. Finisce ottavo nei 3000 siepi Ala Zoghlami, diventato papà del primo figlio soltanto l’altro ieri. Un piazzamento che però ci fa perdere terreno così come l’11° di Daisy Osakue nel disco che scoppia in lacrime davanti ai microfoni Rai. Dopo due giornate, comandano i Paesi Bassi. Ma oggi (dalle 18, diretta RaiSport e Raiplay) l’Italia proverà a recuperare terreno con Furlani e Simonelli.

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