Stretta contro le borseggiatrici. «Via libera in Commissione alla Camera: le donne incinte o con figli minori di un anno che si macchiano di reati che lo prevedono andranno in carcere. Una misura voluta dalla Lega contro quelle vigliacche borseggiatrici e ladre che, sfruttando lo stato di gravidanza, agiscono impunite e derubano cittadini, lavoratori e turisti, spesso cercando di colpire i più fragili e anziani. Basta!». Lo afferma il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.
Borseggiatrici, la stretta
«Oggi in Commissione Affari Costituzionali e Giustizia abbiamo assistito all’ennesimo ostruzionismo delle opposizioni, le quali accusano la maggioranza di approvare leggi dannose per i minori. Noi stiamo intervenendo contro le numerose borseggiatrici che stanno proliferando nelle città metropolitane, come riportato anche dalla cronaca. Città come Roma, Milano e Venezia sono da troppo tempo vittime di scippi e borseggi perpetrati da individui che sfruttano i bambini per commettere reati. Garantire condizioni di vita dignitose e sicurezza ai minori è fondamentale per la loro vera protezione. Ora sembra che la sinistra difenda posizioni difficili da giustificare: chi commette borseggi e chi si rende protagonista di occupazioni abusive, mettendo a rischio la sicurezza e il benessere degli italiani. Invito i colleghi delle opposizioni a recarsi in una stazione per prendere la metro: così potranno vedere con i loro occhi la delinquenza e il degrado che ogni giorno numerosi cittadini sono costretti a sopportare, e che è urgente reprimere e contrastare con ogni iniziativa». Lo ha detto Luca Sbardella, esponente di Fratelli d’Italia in commissione Affari Costituzionali alla Camera.
✅ Via libera in Commissione alla Camera: le donne incinte o con figli minori di un anno che si macchiano di reati che lo prevedono andranno in carcere. Una misura voluta dalla Lega contro quelle vigliacche borseggiatrici e ladre che, sfruttando lo stato di gravidanza, agiscono… pic.twitter.com/zw80jcxK4g
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 9, 2024
«Oggi, come è ormai consuetudine di questa Sinistra, Pd e 5Stelle hanno fatto le «barricate» nelle rispettive Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, proteggendo ancora una volta le numerose ladre borseggiatrici provenienti dall’Est Europa, sia quelle in stato di gravidanza che quelle neo mamme che, sui treni ma anche nelle metropolitane delle grandi città, in particolare a Milano, continuano a derubare le persone, spesso turisti e anziani. Le opposizioni motivano questo loro atteggiamento come protezione e tutela dei bambini. Vorrei ricordare loro, però, che tra i primi diritti dei minori c’è quello, fondamentale, di non essere strumentalizzati al fine di compiere reati o per posticipare l’esecuzione delle condanne».
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«D’ora in poi, finalmente, per chi non potrà esprimersi ci sarà un Giudice che lo farà e non un meccanismo obbligatorio. Per il Governo Meloni la sicurezza è uno dei punti cardine del nostro programma. Continueremo a difendere sempre e comunque il nostro Paese e tutti i cittadini da queste ladre criminali, ed oggi lo abbiamo confermato bocciando tutti gli emendamenti riguardanti l’art. 12 del Dl Sicurezza. L’attuale norma, inoltre, al contrario di quanto affermano tutte le opposizioni, si pone anzitutto nella prospettiva di tutelare concretamente l’interesse dei bambini, in particolare dei minori». Lo dichiara il Deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Riccardo De Corato, sulla votazione odierna dell’Art. 12 de Ddl Sicurezza.
LE OPPOSIZIONI
Una norma «crudele» secondo la presidente di Azione Mara Carfagna. «E’ vigliacco chi manda i bambini in carcere», dice la Dem Michela De Biese. Le opposizioni, del resto, vanno all’attacco di questa come di una serie di altre misure contenute nel pacchetto Piantedosi che viene bollato dal Pd, con Matteo Mauri, come «vuoto e pericoloso». Tra le novità della giornata del provvedimento anche l’introduzione, attraverso un emendamento sempre targato Lega, di una aggravante per i reati commessi sui treni o nelle aree o nelle vicinanze delle stazioni della metro
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