12.08.2025
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Economy

«Banca Generali, niente è cambiato». Nagel vuole una delega in bianco


Alberto Nagel di punto in bianco, in piena estate, prova a forzare la mano sull’offerta pubblica di scambio per Banca Generali, convocando last minute un’assemblea dei soci Mediobanca (il 21 agosto) senza novità sostanziali rispetto a giugno, per tentare di lanciare l’Ops. Nel giorno del record date, a seguito di questa mossa, arriva però la risposta di VM 2006 del gruppo Caltagirone. Che «prende atto, non senza sorpresa» dell’avvenuta pubblicazione dell’avviso di convocazione per il 21 agosto dell’assemblea di Mediobanca. Assemblea, ricorda in una nota, «avente all’ordine del giorno l’autorizzazione ai sensi dell’articolo 104 del Tuf (Testo unico della finanza) all’esecuzione dell’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali annunciata da Mediobanca» e «all’utilizzo delle azioni ordinarie di Assicurazioni Generali detenute da Mediobanca quale corrispettivo dell’operazione». Ci sarà inoltre all’ordine del giorno l’autorizzazione «all’esercizio della facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia apposte nell’offerta, nonché della relativa relazione illustrativa».

LE CARENZE

VM 2006, si legge ancora nel comunicato, «rammenta che detta adunanza, inizialmente fissata per lo scorso 16 giugno era stata rinviata, appena il giorno precedente, al 25 settembre prossimo, anche al dichiarato fine di disporre a beneficio dei soci di un set informativo esaustivo e dettagliato». Al netto della circostanza che la prossima assemblea è stata calendarizzata per una data che precede di oltre un mese quella inizialmente indicata, continua la nota, «VM 2006 osserva che, alla luce della nuova relazione illustrativa messa a disposizione del pubblico, permangono immutate le gravi carenze informative già denunciate lo scorso giugno». In particolare, scrive la società, «a tutt’oggi non è disponibile né e dato conoscere, il puntuale contenuto economico e negoziale degli accordi di partnership strategico industriale di lungo periodo nei settori della banque-assurance, dell’asset management e dell’insure-banking», che dovrebbero essere conclusi tra Mediobanca, Generali e Banca Generali, «pur essendo tali accordi un elemento indispensabile dell’offerta». Inoltre, sottolinea ancora la nota, «resta ancora insoddisfatta anche l’esigenza di conoscere dettagli sui rischi di esecuzione» dell’operazione, «connessi tra l’altro alla compatibilità del preposto scambio di azioni proprie con il quadro normativo di riferimento, tenuto anche conto che, come affermato dalla stessa Mediobanca nel comunicato diffuso in data 15 giugno, l’adesione di Assicurazioni Generali è essenziale per il perfezionamento dell’operazione in quanto l’offerente ha apposto all’offerta la soglia minima irrinunciabile del 50+ 1%».

FUTURE INIZIATIVE

Spiega ancora VM 2006 che anche il comunicato di Generali dello scorso 6 giugno, «conferma espressamente che alcuna decisione è stata assunta dalla compagnia in merito alla proposta di linee-guida di accordi di partnership, sui quali è stato rimarcato essere ancora in corso valutazioni e approfondimenti». In buona sostanza, «manca a oggi qualsivoglia elemento informativo aggiuntivo rispetto allo scorso giugno». In questo scenario, si chiude il comunicato, «non può che ribadirsi come la deliberazione ai sensi dell’articolo 104 del Tuf che il management di Mediobanca propone agli azionisti appare del tutto inefficace e configura una delega ‘in bianco’ al consiglio d’amministrazione, come tale adottabile solo nelle forme previste per le modifiche allo statuto». Di conseguenza VM 2006, «si riserva ogni decisione e iniziativa».


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