Archiviato il pareo e pronti per l’avvio delle Fashion week, possiamo dire che l’autunno sta ufficialmente iniziando. Come ogni anno la domanda che ci ronza insistentemente in testa è se rimettere mano al guardaroba, ma in questi ultimi tempi la tendenza sembra essere invertita, con i più che si sperticano in consigli su cosa NON comprare per la nuova stagione. In effetti non è sempre il caso di cedere a ogni micro-tendenza che emerge dalle sfilate: i trend possono essere traditori, come sa bene chi ha esagerato l’anno scorso con il famigerato color burgundy. Così anche a noi è venuto da riflettere su cosa non compreremo e su qualche sfizio che invece ci possiamo togliere.
Sì alla fake fur/No al collo di pelliccia
«Il minimalismo è morto», ripetono i fashion insider da qualche anno ma se così non fosse abbiamo deciso di ucciderlo noi, e lo faremo a suon di pellicce (ovviamente finte) come ci insegnano i defilé. D’altra parte il mood Rich Boho dopo l’estate resta in auge, e lo fa proprio con i cappotti di fake fur che abbiamo visto, tra l’altro, da Chloé (con Alexa Chung in stile Almost Famous), ma anche da Prada in versione blazer o da Alaia con delle pelliccione che non temono nessun tipo di freddo, e nemmeno la somiglianza con lo Yeti. Altro che cappotto nero classico, nell’autunno 2025 il vero pezzo forte da avere nell’armadio è una fake fur (o vera ma solo se la avete ereditata da mamma o nonna), più stilosa e sicuramente più divertente.
Non divertitevi troppo però, soprattutto con i colli di pelliccia che — anche loro — si sono visti parecchio sulle passerelle: da Miu Miu, ad esempio, ma un conto è se li indossa Gigi Hadid e un conto noi che arriviamo in ufficio conciate come la mia maestra negli anni Ottanta. Un po’ come le borse di pelliccia di due anni fa: vendetele su Vinted che questo è l’inverno giusto.
Sì alla campagna inglese/ No al Far West
Un’affermazione impopolare: da anni e anni la moda tenta di rivenderci la tendenza equestre, ma gli stivali da cavallerizza stanno bene solo a chi ha due metri di gambe e, malgrado il servizio di Vogue (firmato dalla neo direttrice Chloé Malle) con Kendall Jenner e Gigi Hadid in stile cowboy, non compreremo un altro paio di texani e al limite ci fermeremo a una giacca con echi dalle praterie.
Il vero trend su cui puntare è invece quello della campagna inglese: con il parka che torna sovrano grazie soprattutto ai fratelli Gallagher e gli accessori (sciarpe, borse), con la classica fantasia Burberry che sono tornati prepotentemente nelle ricerche modaiole dopo essere stati fuori indicizzazione oltre un anno. Non a caso sui social è virale il Costwolds fall, dal nome di una regione inglese famosa per l’aria di campagna e le casette di mattoni. In pratica, immaginatevi davanti al camino con una tazza di té dopo aver fatto una passeggiata sotto una pioggerellina leggera, e vestitevi di conseguenza. Barbour, stivali di gomma e maglioni con le trecce. Addio estate, benvenuto autunno campestre.
Sì ai leggings/ No ai jeans skinny
Ebbene sì avete letto bene: con il ritorno della vita bassa pensavamo di aver visto tutto e invece due famigerati must have del passato stanno per tornare a infestarci. Urge una scelta: noi forse ricompreremo i leggings, da indossare come da Coperni o Ferragamo, sotto gli shorts o tipo collant coprenti per stemperare un micro vestitino di maglia (ma urge ricordare il vecchio leitmotiv di quando erano in auge: i leggings non sono pantaloni).
Non ricompreremo invece i vecchi skinny, meno donanti e con molta meno personalità dei jeans svasati che imperversano da qualche anno a questa parte, gridano 2010 da tutte le fibre ed è proprio lì che meritano di restare.
PILLOLE FASHION
Figlia d’arte. Dopo l’ufficialità della sua relazione con Harry Styles e dopo aver rapidamente passato in rassegna i suoi recenti fidanzati (spoiler: uno meglio dell’altro), la settimana scorsa abbiamo dato un’occhiata approfondita allo stile di Zoe Kravitz. Icona di un certo tipo di moda fatta di capi basic indossati divinamente (la sua uniforme sono jeans e maglietta) ma anche dell’abilità di mixare capi estremi senza sembrare fuori contesto, possiamo prendere spunto da molti dei suoi look. Per la vita sentimentale invece, bisognerà avere più pazienza.
Il revival di Coach. E’ il brand che è cresciuto di più, con un aumento della popolarità di 800% da gennaio scorso ad agosto. Da quando è approdato sul set del Diavolo Veste Prada la borsa simbolo del lusso accessibile americano è diventato l’accessorio che tutti vogliono, il più trendy dell’estate.
La nuova direttrice di Vogue. Ha 39 anni ed era la «capa» del web. Sì, è figlia d’arte (e non lo nega) e la moda non era la sua prima passione. Proprio per questo è stata scelta: Anna Wintour ha dichiarato in una recente intervista che tra i suoi pregi c’era quello di capire come funziona l’attualità e di non essere «ossessionata dalla moda» (leggi troppo settoriale). Un insegnamento per chi si approccia al giornalismo di moda del futuro.
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