19.07.2025
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Economy

aumentano i controlli Inps anti-abusi


Dalla cosiddetta “pensione di invalidità” all’indennità di accompagnamento. Quest’anno, secondo le prime indiscrezioni, la spesa statale per le prestazioni statali a favore degli invalidi potrebbe raggiungere una cifra record: oltre 23 miliardi di euro. Ma nel frattempo stanno aumentando le verifiche dell’Inps sulla platea di circa 3,5 milioni di invalidi civili presenti in Italia per evitare le truffe, che per gli esperti valgono centinaia di milioni l’anno.

Secondo il ministero del Lavoro addirittura il 5-10% delle prestazioni per invalidità civile potrebbe essere il risultato di pratiche fraudolente o irregolari. Un danno potenziale per lo Stato da oltre un miliardo.

Dopodomani l’Istituto di previdenza presenterà il suo nuovo Rapporto annuale, che fotograferà l’aumento della spesa pensionistica e delle voci di uscita per le più importanti prestazioni sociali.

D’altronde, come noto, il 2024 ha fatto registrare rispetto all’anno precedente un incremento della spesa per le pensioni previdenziali di 16,4 miliardi, arrivando complessivamente a 320,5 miliardi, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5,4%, derivante quasi per intero dalla rivalutazione delle pensioni.

GLI ILLECITI
La spesa statale per le prestazioni di invalidità civile nel 2024 valeva 22,3 miliardi, in crescita di oltre il 27% in dieci anni. Nel 2014, infatti, il conto si “fermava” a 17,5 miliardi. Quest’anno, secondo le prime stime ufficiose dei tecnici Inps, il valore dovrebbe ulteriormente aumentare, come sta avvenendo d’altronde anno dopo anno da dieci anni a questa parte. Con valori che salgono di dodici mesi in dodici mesi di circa 700 milioni in media.

Dei 180,5 miliardi di trasferimenti statali all’Inps nel 2024 le prestazioni di invalidità civile valevano il 12,5%. Solo la spesa per le pensioni ordinarie (circa 70 miliardi) e quella per gli sgravi (circa 42 miliardi) sono voci che incidono in maniera nettamente superiore. Mentre i 24 miliardi spesi a supporto delle famiglie sono in linea con la cifra assistenziale per gli invalidi. Quanto alle truffe, le più comuni riguardano dichiarazioni di invalidità non veritiere, falsificazione di documenti, o persone che continuano a percepire le prestazioni nonostante abbiano recuperato una piena capacità lavorativa. A volte le truffe sono anche legate a intermediari che falsificano i certificati medici o offrono «servizi» a pagamento per favorire l’ottenimento delle prestazioni.

L’Inps è costantemente impegnato in operazioni di verifica puntuale, anche tramite il Sistema di monitoraggio delle invalidità e altre modalità di controllo, come la revisione periodica delle situazioni di invalidità e la verifica dei redditi.

LE VERIFICHE
L’Istituto di previdenza ha messo in campo diverse misure. Dall’uso di tecnologie avanzate per incrociare i dati tra i vari enti (in primis Agenzia delle Entrate e ministero della Salute) ai controlli incrociati e i controlli periodici sull’idoneità dell’invalidità. Passando per una progressiva maggiore collaborazione con le forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria per perseguire chi commette truffe.

A inizio mese, poi, l’Inps ha siglato un accordo con la Corte dei Conti, che verifica la giusta destinazione delle risorse pubbliche, per avere più accertamenti. L’obiettivo è aumentare i controlli preventivi scambiandosi le informazioni ogni sei mesi e utilizzando anche nuovi strumenti hi-tech. Si è partiti dall’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro, ma ora si allargherà anche ad altre prestazioni, tra cui quelle per l’invalidità civile. Tuttavia le difficoltà di accertamento e le modalità spesso sofisticate delle truffe rendono il fenomeno difficile da combattere ed eliminare completamente.


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