15.05.2025
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Politics

«Allarma l’ondata di estremisti in Europa. Diritti civili? Ognuno sia libero di fare le sue scelte»


Marina Berlusconi in politica? «Assolutamente no, né oggi, né in futuro». È quanto chiarisce la figlia del Cavaliere e presidentessa del Gruppo Mondadori e Fininvest, in un’intervista al Corriere della sera. Qui coglie l’occasione per presentare il nuovo progetto editoriale di Mondadori: «Si chiamerà Silvio Berlusconi Editore e avrà un’unica parola d’ordine: libertà. Non sarà solo un omaggio a mio padre, ma un progetto editoriale che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui».

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Ricollegandosi al concetto di libertà prende la palla al balzo e offre una propria analisi della situazione politica nazionale e internazionale, enfatizzando più volte l’importanza dei valori civili: «ognuno deve essere libero di fare le sue scelte». 

L’estremismo in Europa

La presidente di Mondadori, lancia un allarme sul crescente successo dei movimenti estremisti in Europa, mentre aumentano le incertezze collegate al voto negli Stati Uniti: «Il successo alle Europee di movimenti con idee antidemocratiche non può non allarmare.

Penso che a Bruxelles si debba fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario, serve un’Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità. Senza ambiguità su valori come libertà e democrazia, a cominciare dal sostegno all’Ucraina. Insomma, l’Europa può essere la nostra salvezza, oppure, attenzione, la nostra rovina».

Diritti civili

E sui diritti civili Marina non ha dubbi: «Ognuno deve essere libero di fare le sue scelte» sostiene. Il tema della libertà «è una riflessione che va ben oltre la dialettica tra governo e opposizioni — riflette — Mi sto riferendo a un problema più ampio, che riguarda la nostra civiltà e i nostri valori. In quasi 80 anni di pace abbiamo avuto la fortuna di poter considerare la libertà una conquista acquisita. Non è più così. Due guerre dilaniano i confini dell’Europa, mentre si sta coalizzando un inquietante fronte antioccidentale, dalla Russia alla Cina. Ma dobbiamo fare i conti anche con un nemico interno, non meno insidioso»

Il governo

Sulla politica nazionale, la presidentessa di Mondadori non crede che il governo guidato da Giorgia Meloni, di cui Forza Italia fa parte, stia contribuendo a una “erosione” della democrazia nel Paese, perchè «ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche. Poi, per carità, ci sono anche temi su cui si può essere più o meno d’accordo… Personalmente, ad esempio, sui diritti civili. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso- evidenzia Marina Berlusconi — Perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà».

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