Sì al rilancio del polo siderurgico di Piombino. L’incontro di ieri tra il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente del gruppo Jsw, Sajjan Jindal, affiancato da Marco Carrai in qualità di executive vice presidente di Jsw Steel Italy, si è concluso con una fumata bianca. È attesa per la prossima settimana la firma del contratto tra Jsw e Metinvest per la condivisione delle aree demaniali. Poi, entro il 30 settembre, arriverà l’accordo di programma.
IL PIANO
Soddisfatto il ministro Urso che ha parlato di incontro «risolutivo sia per quanto riguarda il piano industriale di Jsw per la realizzazione del treno rotaie, sia per il raggiungimento dell’accordo con Metinvest riguardo la condivisione delle aree demaniali». Prima dell’estate Jsw Steel Italy ha sottoscritto un’intesa con il Mimit per il rilancio del polo siderurgico livornese con un investimento da 143 milioni. Il primo obiettivo è rilanciare la produzione delle rotaie per far sì che Piombino diventi leader mondiale del settore ferroviario.
«Una volta firmato il contratto con Metinvest sulle aree demaniali – ha dichiarato in una nota Marco Carrai – il piano di Jsw diventerà il più bello del mondo». Il contratto, fa sapere l’azienda, è in fase di definizione tra legali e vedrà la luce nei prossimi giorni. La questione delle aree demaniali, su cui sorge il polo siderurgico di Piombino, è fondamentale per dare il via al progetto di rinascita con la nuova acciaieria green di Metinvest-Danieli da due miliardi di euro e la riqualificazione degli impianti Jsw Steel di Jindal.
«Quanto al forno elettrico – ha proseguito Carrai – è stato ripetuto che si farà se ci sarà la volontà dell’amministrazione competente di rilasciare il permesso e su questo stiamo facendo studi per convincerli della bontà dell’operazione». L’indiana Jsw deve ancora però individuare l’area dove realizzare il forno elettrico.
Il piano industriale presentato da Jsw per il rilancio del polo siderurgico livornese tuttavia è stato accolto con scetticismo dai sindacati. Ci sono in gioco 1.500 lavoratori. Sempre Carrai: «Jsw Steel trova alquanto stravaganti le parole di alcuni sindacati che ritengono non credibile il piano industriale, piano che è stato valutato positivamente da Sace, che ha già deliberato la garanzia sul debito per gli investimenti, da Invitalia, che ha già avviato l’iter per il contratto di sviluppo, e dal sistema bancario italiano, che lo ha finanziato».
Insomma, l’obiettivo è di riportare il polo toscano al centro della siderurgia nazionale. L’ammodernamento dell’attuale treno rotaie consentirà a Piombino di produrre nuove serie di rotaie, dagli attuali 108 metri a 120 metri. Non solo. L’impianto sarà in condizione di sfruttare la tecnologia d’indurimento della tempra, così potrà fornire rotaie anche a Medio Oriente e Stati Uniti, dove per via delle temperature eccessive è necessario sottoporre le rotaie a questa speciale lavorazione affinché non si deformino una volta messe a terra. Il treno di laminazione rotaie passerà dalle attuali 300 mila tonnellate di capacità annue di produzione a 600 mila tonnellate annue.
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