Le parole di Spalletti nel post-partita a Sky
«Quando le partite si decidono così alla fine diventa tutto più emozionante. I calciatori ci hanno creduto, hanno mantenuto la testa lucida e rischiato poco nonostante le difficoltà. C’è da fargli i complimenti per come hanno reagito nonostante fossimo molto offensivi alla fine. Inutile girarci intorno, se produciamo poco succede questo. Si vede che si pensa di portare a casa il risultato senza andare a credere di vincere la partita. Mi aspetto più roba dai miei calciatori perché spesso ce lo fanno vedere che possono farlo. La Croazia è una grande squadra, abituata a questo tipo di partite. Il cambio di Frattesi è perché vedevo che potevamo andare più dentro l’area sfruttando gli esterni. Non siamo mai riusciti a portare a casa la possibilità che il sistema dava. Conta sempre il comportamento, quale prudenza? Se non riusciamo a giocare una palla in uscita non c’entra il modulo. Siamo sotto il nostro standard di livello, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo perso palloni che non possiamo perdere, cosa c’entra la prudenza. Bisogna far meglio nella gestione della palla, tecnicamente. Siamo stati troppo timidi nel primo tempo, cosa c’entra il modulo».
Fabio Capello ha chiesto ‘Manca qualità’? Spalletti risponde così: «Dei calciatori che l’hanno l’abbiamo ma in alcuni momenti si fanno errori troppo banali. Abbiamo sbagliato troppi palloni in uscita. Barella ha giocato una buona partita, Jorginho ha fatto una buona partita. Le possibilità le abbiamo ma vanno messe in pratica».
Croazia-Italia 1-1
L’Italia pareggia all’ultimo respiro e vola agli ottavi di finale grazie al gol al minuto 98 di Mattia Zaccagni che risponde alla rete di Modric. Una partita complicata sin dall’inizio, dove gli azzurri subiscono il palleggio della Croazia ma riescono a trovare comunque trame di gioco interessanti per costruire palle gol concrete. Quella di Bastoni su tutte, fermato da un ottimo Livakovic. Ma anche quella di Retegui.
Nella ripresa l’episodio decisivo è quello del rigore per la Croazia, dopo il tocco di mano di Frattesi: l’arbitro va al Var e assegna il penalty per i croati: Donnarumma ipnotizza Modric ma sull’azione successiva lo stesso centrocampista del Real Madrid trova il vantaggio. Sembra essere l’episodio che condanna l’Italia al terzo posto, ma nell’ultimo minuto del recupero è l’attaccante della Lazio Zaccagni a condannare la Croazia e regalare la qualificazione agli Azzurri.
Gol dell’Italia al 98′: Zaccagni
Gol dell’Italia al minuto 98: assist di Calafiori che pesca perfettamente Zaccagni, tiro a giro all’incrocio dei pali che manda in estasi gli azzurri.
Ultimi due cambi per l’Italia
Dentro Zaccagni e Fagioli al posto di Jorginho e Darmian al minuto 81′.
Altro cambio per gli Azzurri
Dentro anche Gianluca Scamacca che prende il posto di Raspadori e va ad affiancare Retegui.
Punizione di Raspadori sulla barriera
Ci prova Raspadori su calcio di punizione, mura la barriera croata.
Cambio per l’Italia
Federico Chiesa prende il posto di Dimarco, l’Italia torna con la difesa a quattro.
Gol della Croazia al 55′: Modric
Gol della Croazia firmato Luka Modric. Modric fallisce il calcio di rigore, ipnotizzato da Donnarumma che indovina l’angolo; poi sull’azione successiva è lo stesso Modric a trovare il gol sulla ribattuta dello stesso portiere azzurro.
Cambio per L’Italia a inizio secondo tempo
Spalletti inserisce Frattesi che prende il posto nel centrocampo a tre al posto di Pellegrini.
Occasione per Pellegrini
Ci prova Pellegrini in diagonale col mancino ma il suo tiro è troppo debole e non impensierisce Livakovic.
Occasione per Bastoni
Al 27′ Bastoni va ad un passo dal vantaggio azzurro: cross perfetto del compagno interista Barella e colpo di testa del difensore che trova sulla sua strada uno straordinario Livakovic.
Occasione per Retegui
Grande chance per Retegui che al 21′ sfiora il vantaggio con un bel colpo di testa sul secondo palo.
Deviazione decisiva del difensore croato.
Occasione per Pellegrini
Dimarco si distende a sinistra e crossa sul primo palo, arriva Pellegrini che non riesce a dare forza alla palla con il colpo di testa.
Occasione Croazia con Susic
Buona chance per la Croazia: Susic col mancino conclude dalla distanza, risponde bene Donnarumma con reattività.
Le parole del ct Spalletti nel pre-partita a Sky
«Alto a destra può giocare Chiesa, Cambiaso però io avevo l’esigenza di mettere un giocatore più vicino alla prima punta. Scamacca è rimasto spesso troppo solo. Avevo anche l’esigenza di arginare i tagli oltre la linea che loro sono bravi a fare. Per questo ho deciso di cambiare modulo, mantenendo intatta quella qualità in mezzo al campo con Jorginho, Barella e Pellegrini e con due punte che sanno dialogare. I ragazzi stanno tutti abbastanza bene, con la Spagna non siamo stati capaci di fare quello che avevamo preparato. Ci sono stati comportamenti che non voglio rivedere ma noi abbiamo le carte in regola per fare oggi una partita equilibrata. Vogliamo avere la sostanza per tenere la partita in equilibrio. Da tutta questa gente riceviamo grande amore, questa è la cosa bella che ci trasferisce i messaggi positivi. Ho pensato sempre, le analisi si fanno anche su tutto il percorso. Questi alti e bassi hanno comunque avuto una crescita e i calciatori si sono portati a casa quello che tutti speravano; loro hanno fatto il loro dovere fino ad ora, è stata dura qualificarsi. Il girone della morte lo avete definito e ci giochiamo la qualificazione all’ultima con la Croazia che ci renderà o protagonisti o comparse della nostra storia».
Formazioni ufficiali
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Darmian, Calafiori, Bastoni; Di Lorenzo; Barella, Jorginho, Pellegrini, Dimarco; Raspadori, Retegui. CT Spalletti
CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Modric, Brozovic, Kovacic; Sucic, Kramaric, Mario Pasalic. CT Dalic
Donnarumma parla nel pre-partita a Sky
«Non sono sorpreso dalle scelte, tutti siamo forti e tutti possono dare una mano alla squadra. La tattica vale fino ad un certo punto, è importante l’atteggiamento e la predisposizione a giocare e tenere palla. Il modulo può cambiare, ma conta la voglia. Sono emozionato ma bisogna essere lucidi e pensare al campo e alla partita. Ce la faremo, si».
Il pullman della Nazionale parte dall’albergo
La Nazionale di Luciano Spalletti è appena partito dall’hotel di Lipsia direzione Red Bull Arena. Tra poco meno di due ore il fischio d’inizio.
Probabili formazioni
ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni; Darmian; Cristante, Jorginho, Barella; Raspadori, Retegui. CT Spalletti
CROAZIA (4-2-3-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo Pongracic, Guardiol; Kovacic, Modric; Pasalic, Sucic, Kramaric; Petkovic. CT Dalic
Dove vederla in tv e streaming
Italia-Croazia sarà trasmessa in diretta su Rai 1 e su Sky, ai canali Sky Sport Uno e Sky Sport Calcio (201 e 251). Disponibile anche in streaming tramite app Sky Go e RaiPlay e su NOW.
Orario
Croazia-Italia andrà in scena questa sera alla Red Bull Arena di Lipsia alle ore 21.
Un’Italia generosa e illogica si salva all’ultimo secondo grazie alla prodezza di Zaccagni. Il laziale pareggia al minuto 98′ il gol di Modric e porta gli azzurri agli ottavi a Berlino dove affronteranno la Svizzera, per la disperazione della Croazia eliminata. Dopo un primo tempo ben giocato, con qualche buona azione per il vantaggio — su tutti il tap in di testa di Bastoni -, la squadra di Spalletti nella ripresa va sotto con la prodezza dell’asso del Real Madrid che manda in estasi la curva biancorossa, un minuto dopo che Donnarumma gli aveva parato un rigore. Poi tanto pressing e occasioni sprecate ma la rete del pari qualificazione sembra non arrivare. Ma non è così, quando tutto sembrava perso con l’Italia condannata ad attendere per il suo destino, ecco il bello del calcio e l’emozione della rete di Zaccagni — un destro sul palo opposto che ricorda il gol di Grosso nel 2006, anche quello per mandare l’Italia a Berlino — che manda in estasi gli italiani di Lipsia, di tutta la Germania e un Bel Paese intero. Con la Croazia che passa in un attimo dalla gioia della qualificazione al dramma di salutare l’Europeo. Spalletti sorprende tutti, cambiando modulo e interpreti. Possibile difesa a 3 con Darmian, Bastoni e Calafiori. Chiesa e Scamacca vanno in panchina, in campo Raspadori e Retegui. Nella Croazia Brozovic, che sembrava destinato all’esclusione, è in campo con Modric e Kovacic. In difesa c’è Pongracic, Gvardiol torna terzino e spinge Perisic in panchina. In avanti Kramaric centravanti con Mario Pasalic e Sucic a sostegno. Meglio la Croazia in avvio che tiene più palla e si rende pericolosa dopo solo cinque minuti con una conclusione da fuori area di Sucic parato alla grande da Donnarumma. Gli azzurri ci provano con un paio di incursioni sulle fasce di Dimarco e Di Lorenzo ma è ancora la squadra di Dalic a sfiorare l’1-0 mentre si infiamma il duello a centrocampo tra Barella e Modric: sterzata pericolosa di Kramaric al limite dell’area con palla dentro e la difesa dell’Italia riesce a liberare. Con il passare del tempo l’Italia prende coraggio e crea la prima vera occasione al ventesimo: bel pallone di Calafiori sul secondo palo, salta Retegui che colpisce di testa, contrastato, la palla termina in angolo. Poi ci riprovano Retegui e Pellegrini per un’Italia sempre più presente e arriva anche la prima ammonizione croata a Susic che stende il capitano della Roma lanciato verso la porta di Livakovic. E mentre cala la sera e arriva la buona notizia del vantaggio della Spagna sull’Albania gli azzurri si fanno sempre più belli: solo una prodezza ancora di Livakovic sul colpo di testa di Bastoni salva la Croazia dal possibile 1-0 per Donnarumma e compagni. I croati provano a reagire e il match si fa avvincente con duelli duri a centrocampo e continui cambi di fronte, ma il risultato non cambia con la curva dei tifosi che si incendia di entusiasmo tra fumogeni e cori anche a tempo scaduto. Si ricomincia con un cambio per parte, Spalletti sostituisce Pellegrini con Frattesi, per la Croazia esce Pasalic, entra Budimir. E come nei primi 45′ parte meglio la squadra di Dalic che spinge a tutta e in una azione concitata costringe Frattesi ad un tocco di mano, grazie al Var l’arbitro fischia il rigore che Donnarumma para da campione a Modric. Pochi istanti dopo, però, la Croazia va in vantaggio su azione proprio con l’asso del Real Madrid: dopo il tiro dagli undici metri l’azione prosegue: cross dalla destra a centro area dove Budimir tocca con la punta, altro miracolo di Donnarumma, ma stavolta c’è proprio Modrić a ribadire in rete da pochi passi. Una volta sotto Spalletti mette dentro Chiesa per Dimarco, il Leipzig stadium si trasforma in una bolgia con i bicchieri di birra dei croati che volano anche sulla tribuna stampa. E’ veemente la reazione azzurra e Modric si fa ammonire per fermare Frattesi lanciato verso la porta. Ci provano nell’ordine Darmian, Chiesa e Retegui. La furia azzurra alla ricerca del pari non si ferma e Dalic prova ad arginarla mettendo dentro anche l’ex interista Perisic. Darmian è padrone della fascia sinistra, mentre Chiesa si scatena da tutte le parti. Il gol non arriva per gli azzurri e il ct rilancia Scamacca per Raspadori. La Croazia rinuncia a Modfric per Majer e Spalletti tenta il tutto per tutto: Escono Jorginho e Darmian, entrano Fagioli e Zaccagni. Nel finale l’Italia esaurisce la spinta e con i croati che sfiorano il raddoppio arriva anche l’occasionissima per il pari su una bella azione di Chiesa sulla destra che mette in mezzo ma Scamacca non aggancia il pallone. Piovono i cartellini e tanto altro in campo e in tribuna. Quando ormai sembra finita per l’Italia ecco il gol impossibile targato Zaccagni e l’Italia la pareggia all’ultimo secondo. Calafiori chiede il triangolo a Frattesi in zona centrale e dalla trequarti serve sulla sinistra il laziale, fantastica la parabola del numero 20 azzurro che sceglie il giorno giusto per siglare il primo gol in Nazionale. Pareggio e apoteosi azzurra a Lipsia e in tutto il mondo tricolore.
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