11.05.2025
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Politics

«Vuole abbattere il Movimento. A ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere»


Non c’è pace in casa 5 Stelle. Il fondatore Beppe Grillo è tornato all’attacco con un nuovo post sul suo blog. L’obiettivo, sempre lo stesso: segnare la distanza dal presidente del Movimento Giuseppe Conte, specie in vista dell’assemblea costituente del prossimo mese. “Repetita iuvant 2”, questo il titolo della nuova stoccata del Garante. In effetti, a dividere sono sempre gli stessi temi: il ritorno a un Movimento “originario”, il doppio mandato, la questione del nome e del simbolo. Tutti punti che l’ex Premier è pronto a mettere in discussione lasciando parola agli iscritti, ma il “no” di Grillo è granitico.

«SIETE A UN BIVIO»

Le parole scelte da Beppe Grillo nel suo nuovo post sono nette: «Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle», scrive. E spiega: «La prima è una politica che nasce dal basso, e non da politici di professione, la seconda è quella di Giuseppe Conte». E – nonostante l’ex Premier attacchi chi evoca scissioni — c’è chi ormai le considera un’ipotesi non così remota. Insomma: l’unico in grado di preservare l’essenza originaria dei 5 Stelle è Beppe Grillo. Questo il senso della lettera. Il Garante ricorda quanto il partito da lui fondato si proponesse di essere una «forza politica diversa» e «alternativa ai partiti tradizionali ormai incrostati da decenni di politici zombie, più attenti ai propri interessi che a quelli dei cittadini che dovrebbero rappresentare». Ma adesso quello spirito rischia di essere perso per sempre. «Sapevamo fin dall’inizio che il pericolo di cadere nello stesso tranello incombe su ogni forza politica, perché ogni rappresentante tende inevitabilmente a mettere se stesso al centro, sacrificando l’interesse collettivo», le parole di Grillo. E rilancia su «principi non negoziabili» e «regole fondamentali» pensati agli albori da lui e Gianroberto Casaleggio «per creare un modello diverso dai partiti tradizionali». Il riferimento, appunto, è al limite del secondo mandato e al mantenimento del simbolo e del nome, principi che mai dovrebbero essere toccati.

L’ATTACCO

«Non sta facendo un’opera di rinnovamento, ma di abbattimento» Il post di Grillo prosegue poi con un attacco diretto all’attuale presidente pentastellato Giuseppe Conte: «Ad oggi non mi sembra si stia compiendo un’opera di rinnovamento, ma un’opera di abbattimento, per costruire qualcosa di totalmente nuovo, che nulla ha a che spartire con il Movimento». Poi, il Garante torna sul post del 20 agosto in cui chiedeva di non scardinare i tre pilastri: «Dopo la pubblicazione del suddetto post, Giuseppe Conte pubblicava un video di lancio dell’Assemblea Costituente in cui dichiarava che sia il simbolo, che il nome, che anche le regole del M5S avrebbero potuto subire modifiche». E spiega: «Ora, esplicito ancora di più quanto avevo inteso già fare con quel post, purtroppo ignorato dal Presidente Conte: esercitare i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante, ossia custode dei Valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle. E quindi, secondo quanto afferma l’art. 12, lettera a) numero 2, ribadisco che ci sono degli elementi imprescindibili del Movimento 5 Stelle che devono restare tali affinché il Movimento possa ancora dirsi tale: il nome, il simbolo e la regola dei due mandati». Quindi la bordata finale: «Aggiungo che è vero che ‘nessuno deve temere una comunità che discute’… ma nemmeno chi decide liste bloccate e abbracci mortali senza discuterne con la comunità». Il riferimento è all’adesione del M5S al campo larghissimo alternativo alla destra, altro punto divisivo che, nel partito, non fa storcere il naso solo a Grillo.

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