05.10.2025
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Economy

vale 500 miliardi di dollari


OpenAI supera SpaceX e diventa l’azienda privata con più valore al mondo. La valutazione del gruppo di Sam Altman, che continua a essere una no profit, ha raggiunto i 500 miliardi di dollari: il valore è stato raggiunto dopo l’ultima vendita secondaria di azioni per un totale di 6,6 miliardi di dollari, consentendo ai dipendenti e agli ex dipendenti di vendere i propri titoli.

GLI INVESTITORI
Le azioni sono state acquistate da diversi investitori tra i quali la giapponese SoftBank e il fondo sovrano degli Emirati Mgx. L’ultima valutazione dava OpenAI a 350 miliardi di dollari, lo stesso valore di ExxonMobil. La notizia è arrivata nello stesso giorno in cui Altman ha firmato un nuovo accordo per espandere la produzione di microchip e la costruzione di data center con Samsung e SK Hynix, annuncio che ha spinto in rialzo tutto il settore dell’intelligenza artificiale a Wall Street.

La nuova valutazione non è una buona notizia per Elon Musk, ex amico e mentore di Altman: SpaceX infatti perde il primato visto che l’ultima stima fatta lo scorso luglio dava il gruppo aerospaziale a circa 400 miliardi di dollari. Ma nonostante questa valutazione, OpenAI deve ancora affrontare alcuni problemi importanti: da tempo gli analisti si chiedono quanto la crescita del settore dell’IA rischi di essere una bolla simile a quella delle dot-com di fine anni ’90. E ancora ci sono dubbi sullo status legale dell’azienda, che continua a essere una no profit ma starebbe cercando di trasformarsi in una società a tutti gli effetti. Infine secondo quanto pubblicato dal Wall Street Journal nel 2025 OpenAI dovrebbe raggiungere 13 miliardi di ricavi, insieme a perdite nette per miliardi di dollari. Il numero di utenti continua a salire — il gruppo sostiene di avere avuto 700 milioni di utenti attivi ad agosto — ma allo stesso tempo continuare a espandere la capacità di calcolo comporta costi enormi. Di recente Altman avrebbe firmato un contratto da 300 miliardi di dollari in cinque anni per espandere i data center, un’operazione che dovrebbe generare 100 miliardi di nuovo debito per OpenAI.

Oltre ai server la startup continua ad avere bisogno di chip più efficienti. Altman ha anche firmato un contratto da 10 miliardi con Broadcom per un processore progettato esclusivamente per OpenAI. E infine Nvidia ha annunciato un investimento da 100 miliardi di dollari: alcuni analisti hanno fatto notare che si tratterebbe di un modo per reinvestire il denaro già speso da OpenAI in chip di Nvidia aumentando le preoccupazioni di una bolla.


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