Un pupazzo di neve (lungo 22 km) catturato dalle immagini del satellite nel remoto Artico russo

Dall’alto dello spazio, un’enorme figura prende forma sulla penisola di Chukchi, nell’estremo nord della Russia: una catena di lagune ghiacciate lunga oltre 22 chilometri, che somiglia incredibilmente a un gigantesco pupazzo di neve. È quanto emerge da un interessante articolo di Newsweek.

Sul terreno, tra distese di tundra e ghiaccio, il paesaggio appare desolato e silenzioso, interrotto solo da rare creste di terra e dai riflessi argentati dell’acqua. Non ci sono segnali di insediamenti umani, solo il vento che sferza la pianura e onde sottili che modellano lentamente i bacini d’acqua, allungandoli e orientandoli come pennellate di un artista invisibile.

Regione dal clima gelido

La forma straordinaria nasce da un fenomeno naturale chiamato termocarso. Il permafrost, il terreno permanentemente ghiacciato che contiene grandi quantità di ghiaccio sotterraneo, cede lentamente quando il ghiaccio si scioglie, facendo sprofondare il suolo sovrastante e creando depressioni che si riempiono d’acqua.

Con il tempo, il vento e le onde trasformano queste depressioni in lagune allungate, collegate tra loro da sottili creste che raccontano la storia del ghiaccio che le ha generate.

In questa regione remota, il clima è estremo: anche a giugno, le temperature possono aggirarsi intorno allo zero, e il terreno rimane gelato per gran parte dell’anno. Solo in inverno, quando fiumi e laghi ghiacciati diventano superfici stabili, è possibile percorrere questi luoghi; in estate, invece, il terreno si trasforma in un pantano a causa dello scioglimento del permafrost.

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Il “pupazzo di neve” naturale non è solo uno spettacolo sorprendente, ma anche un segnale dei profondi cambiamenti che interessano l’Artico. Ogni bacino, ogni cresta e ogni laguna racconta una storia di ghiaccio che si scioglie, di un paesaggio che cambia e di un ecosistema fragile che deve adattarsi a un clima in evoluzione. In questo angolo isolato del mondo, la natura continua a scolpire forme incredibili, misteriose e affascinanti, capaci di stupire chiunque le osservi, anche a migliaia di chilometri di distanza, dallo spazio.