Nei giorni scorsi sono stati montati i condizionatori ed effettuate le ultime verifiche agli impianti. Tutto è finalmente pronto a Villa Barberini per l’arrivo di Leone XIV il quale, di recente, ha voluto effettuare un sopralluogo di persona per accertarsi delle modifiche apportate e verificare le ultime disposizioni. Erano dodici anni che non si vedeva un pontefice alle ville pontificie, la vasta tenuta extraterritoriale dotata di meravigliosi giardini all’italiana in cui hanno passeggiato quasi tutti i pontefici da Urbano VIII in poi, era rimasta praticamente disabitata. Francesco aveva interrotto la tradizione della villeggiatura perché non amava fare ferie, non voleva interrompere i suoi soliti ritmi, preferiva restare a Santa Marta senza modificare troppo la sua quotidianità.
Il ritorno del Papa a Castel Gandolfo
Leone XIV ha deciso, invece, di riprendere la consuetudine e concedersi quindici giorni di riposo anche se non potrà abitare nel palazzo pontificio, quello dove hanno vissuto tutti i Papi, visto che nel frattempo è stato totalmente musealizzato. Sarebbe stato impossibile riportarlo alla versione originale in tempi brevi, sicché ha deciso di «accontentarsi» e ripiegare su una antica dimora dentro la tenuta – villa Barberini — in cui solitamente alloggiava il segretario di Stato vaticano. Per quindici giorni Prevost, dopo sessanta giorni di governo intensissimi, avrà modo di prendere un po’ di fiato, e dedicarsi soprattutto alla scrittura della sua prima enciclica, il testo più significativo per ogni pontificato poiché riassuntivo della linea programmatica futura.
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Piscina e campo da tennis
Dodici anni dopo l’ultima volta di un Papa, villa Barberini si presentava con tanti problemi da risolvere dal punto di vista logistico. Per due mesi vi hanno lavorato squadre vaticane di pittori, muratori, elettricisti, che hanno messo a nuovo tanti ambienti. Così come è stata ripulita la piscina semi coperta che veniva usata da Papa Wojtyla. Fu persino paparazzato agli inizi del suo pontificato.
Papa Prevost potrà usufruire anche di un campo da tennis, oppure passeggiare nel silenzio dei giardini all’italiana senza essere disturbato da nessuno. La parte aperta al pubblico e visitabile è rigorosamente separata dalla zona di competenza papale che in ogni caso sarà guardata a vista dalle guardie del corpo. Le giornate nei prossimi quindi giorni si svilupperanno nella quiete del lago di Castel Gandolfo, dove potrà riposare, raccogliersi in preghiera, meditare e scrivere. Insomma recuperare un po’ di energie. Cosa che si augurano i suoi confratelli agostiniani che non gli fanno mancare l’affetto e le preghiere.
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Le attività pubbliche per questo periodo sono state tutte cancellate, resterà solo una messa privata e aperta ai dipendenti vaticani, fissata mercoledì prossimo all’interno del Borgo Laudato Sì, la struttura che ha fatto nascere Francesco a Gastel Gandolfo oltre gli Angelus della domenica.
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