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Ue, il partito di Marine le Pen aderisce all’eurogruppo dei Patrioti dell’ungherese Orban. Cosa succederà ora?


Non abbassa la guardia Marine le Pen. Dopo la sconfitta del partito di estrema destra francese, Rassemblement National, al secondo turno delle elezioni francesi, la leader del partito ha dichiarato che Rn si unirà a Bruxelles all’eurogruppo dei Patrioti d’Europa, lanciato oggi dal primo ministro ungherese Viktor Orban. E si unisce alla nuova famiglia europea anche la lega di Matteo Salvini.

Vannacci vicepresidente Patrioti per l’Europa al parlamento Ue, Bardella a capo del gruppo (terza forza adopo Ppe e Socialisti)

«Oggi, dopo un lungo lavoro, nasce con la Lega a Bruxelles il grande gruppo dei Patrioti, che sarà determinante per cambiare il futuro di questa Europa»” scrive in un post su X il leader della Lega, commentando i disordini a Parigi dopo l’esito delle elezioni legislative. Ma come cambieranno ora gli equilibri a Bruxelles? E soprattutto quali scenari possiamo aspettarci ora che al partito di Orban si è unito  anche Rn?»

I trascorsi

Sia la Lega di Salvini che il Rassemblement National (RN) di Le Pen hanno un passato simile: entrambi i partiti erano inizialmente parte dell’Alternative für Deutschland (AfD), un gruppo di estrema destra tedesco. Nonostante le incongruenze tra le parti fossero emerse da tempo, la spaccatura definitiva si è verificata di recente, dopo le dichiarazioni dell’eurodeputato Maximilian Krah, finora il principale candidato del gruppo Identità e Democrazia. Nelle scorse settimane, Krah ha rilasciato un’intervista in cui, parlando delle SS tedesche, ha dichiarato che è «sbagliato generalizzare» perché «non tutti i membri delle SS sono stati criminali di guerra. Tra i 900.000 aderenti alle SS c’erano anche molti contadini: c’era sicuramente un’alta percentuale di criminali, ma non lo erano tutti». Da quel momento, la polemica è cresciuta fino al punto di rottura, portando alla separazione della Lega e di Rn dal partito tedesco.

L’intervento

«Marine Le Pen e Jordan Bardella da tempo lavoravano a un nuovo, vero gruppo in questa legislatura, con la capacità di impattare le decisioni di questo Parlamento. Cercheremo di opporci con tutte le forze alle politiche finora messe in campo dell’Ue. Siamo contrari all’iper-federalismo della Commissione, ad un super-Stato europeo, ed ecco perché ci siamo avvicinati all’Ungheria». Lo ha detto l’eurodeputato del Rassemblement National, Jean-Paul Garraud, parlando a nome di Jordan Bardella alla conferenza stampa della nascita dei Patrioti. Garraud ha detto che «altri potrebbero aggiungersi» al nuovo gruppo e si è congratulato con Vox per il passaggio da Ecr ai Patrioti per l’Europa. «Sul Patto sulla migrazione e sul Green Deal vogliamo che il nostro gruppo abbia un’influenza, per contrastare la volontà egemonica della Commissione e della maggioranza. Il gruppo che noi manifestiamo è la rappresentazione di una tendenza totalmente diversa», ha aggiunto.

Chi sono i Patrioti

Il gruppo è stato lanciato  dal primo ministro ungherese Viktor Orban, dall’ex premier ceco Andrej Babis e dal presidente del Freiheitliche Partei Österreichs Herbert Kickl. Jordan Bardella, leader di Rassemblement National, è stato eletto presidente dello schieramento di cui fa parte anche la formazione francese di destra. Tra i sette vicepresidenti c’è l’eurodeputato della Lega Roberto Vannacci. Prima vicepresidente è l’ungherese Kinga Gal. Al gruppo dei Patrioti nel Parlamento Europeo aderiscono 84 eurodeputati provenienti da 12 Paesi membri dell’Ue. La Lega è la terza delegazione, dopo il Rassemblement National francese e gli ungheresi di Fidesz.

Gli equilibri

Con i suoi 30 eurodeputati, il partito di Le Pen sarà di gran lunga la prima forza dei Patrioti. Il gruppo dovrebbe contare 79 parlamentari in tutto: oltre ai già citati francesi di Rn, e tolti i piccoli partiti o i singoli deputati, ci sono gli 11 di Fidesz (il partito ungherese di Orban), gli 8 della Lega, i 7 di Ano (il partito ceco fuoriuscito dai liberali di Renew) e i 6 a testa degli olandesi del Pvv di Geert Wilders, degli austriaci dell’Fpo e degli spagnoli di Vox. Quest’ultimi, dopo l’addio a sorpresa al gruppo dei conservatori Ecr, guidato da FdI e Giorgia Meloni, potrebbero far diventare i Patrioti il primo gruppo di destra nell’Eurocamera, scavalcando proprio l’Ecr.

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