Poteva certamente partire con più calma la prima estate da neo-eurodeputata di Alleanza verdi e sinistra, Ilaria Salis, che negli ultimi giorni è stata al centro di numerose polemiche. Prima la sua visita alla casa circondariale di San Vittore, seguita dalla pubblicazione di un video in cui proponeva l’abolizione delle carceri. Poi, lo scandalo legato al suo portaborse, Mattia Tombolini, che sul profilo Facebook ha pubblicato a febbraio l’immagine di un fantoccio dato alle fiamme con le sembianze di Giorgia Meloni.
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Il carcere di San Vittore
Il 21 agosto Salis è tornata in carcere, ma questa volta nelle vesti di eurodeputata: ha fatto una visita a sorpresa alla casa circondariale di San Vittore per incontrare i detenuti e verificare le condizioni in cui sono costretti a vivere. Tra le criticità più evidenti, l’europarlamentare sottolinea il «terribile sovraffollamento». Poi, in un’intervista a Repubblica, arriva a criticare l’idea del carcere in sé e per sé: «Credo che si debba andare verso una società che superi il carcere. Davanti ai rapporti di ingiustizia un approccio è l’espulsione delle persone dalla società̀, chiuderle in un luogo per sentirsi al sicuro e non prendersene più̀ carico.
Io penso invece che si debba lavorare sulle cause, sulla prevenzione, creando una società̀ basata sulla giustizia e l’uguaglianza». Immediate le reazioni del centro destra : «Assassini, stupratori, pedofili e criminali vari tutti liberi per risolvere il problema del sovraffollamento: questa è la ricetta della paladina della sinistra» scrive l’eurodeputata della Lega, Silvia Sardone.
Le vacanze
Poi le polemiche sulle ferie: per trascorrere un mese di relax lontana dalla politica, Salis ha deciso di passare le sue vacanze in montagna. E lo ha comunicato a tutti condividendo un video sui social: «Finalmente, mi sto rigenerando, sto rientrando in contatto con me stessa, cosa di cui avevo estremamente bisogno». Alla vista del videomessaggio, gli utenti sui social si scatenano: «Un mese scarso di «lavoro» —> procede ad andare in vacanza. Letteralmente la Queen», scrive un account su X. O ancora: «Regà se c’avete casa in montagna chiudetela bene che co questa è n’attimo che se infila», e «Speriamo che l’orso non chieda l’affitto».
Il portaborse
Infine, per concludere una settimana già ricca di controversie, c’è lo scandalo del portaborse che Salis si è scelta come collaboratore a Bruxelles. Si chiama Mattia Tombolini, 33 anni, e lavora per Momo, la casa editrice che ha pubblicato il volume di Zero Calcare sul caso Salis. E’ stato criticato per aver ripostato sui social, lo scorso 9 febbraio, un video del «rogo del bamboccio», tradizione tipica del Carnevale anticlericale di Poggio Mirteto (Rieti), in cui veniva dato alle fiamme un fantoccio con le sembianze di Giorgia Meloni. Oltre al rogo, una voce dice «Brucia str…». «La voce non è la sua. E ogni anno vengono bruciati presidenti, papi, politici: pure Bersani», riferiscono gli amici. E si stupiscono dell’attenzione ricevuta: «Perché non è odio, è Carnevale». Tombolini viene anche attaccato per un secondo post del 2011 in cui gli viene chiesto un parere sulla foto di un agente in divisa picchiato da alcune persone armate: «Beh, mi affascina in qualche modo la Banda Bellini», aveva risposto riferendosi al gruppo milanese degli Anni 70 che si scontrava violentemente con le forze dell’ordine.
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