Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Technology Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti: Harris sconfitta dal tycoon. Il discorso (sobrio), l’elogio a Musk e la promessa: «Fermerò le guerre»
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Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti: Harris sconfitta dal tycoon. Il discorso (sobrio), l’elogio a Musk e la promessa: «Fermerò le guerre»


Guterres si congratula con Trump: pronti a lavorare insieme

«Mi congratulo con il popolo degli Stati Uniti per la sua partecipazione attiva al processo democratico e con il presidente eletto Donald Trump, e ribadisco la mia convinzione che la cooperazione tra Usa e Onu sia un pilastro essenziale delle relazioni internazionali». Lo ha detto il segretario generale Antonio Guterres commentando il risultato delle elezioni americane. «Le Nazioni Unite sono pronte a lavorare in modo costruttivo con la nuova amministrazione per affrontare le sfide drammatiche che il nostro mondo sta affrontando», ha aggiunto.

Putin unico leader a non congratularsi

I leader politici da ogni parte del globo si stanno congratulando con Donald Trump, che si è aggiudicato la vittoria alle elezioni americane e sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Voce fuori dal coro quella del presidente russo, Vladimir Putin, che non intende farsi vivo con il nuovo inquilino della Casa Bianca: «Non dimentichiamo che stiamo parlando di un Paese ostile che è direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra contro il nostro Stato», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi al sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina. Secondo Peskov, «è quasi impossibile peggiorare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi, che sono ai minimi storici. Ciò che accadrà in futuro dipenderà dalla prossima leadership statunitense», mentre il presidente Putin «ha ripetutamente dichiarato di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla correttezza e sull’uguaglianza e sulla volontà di prendere in considerazione le preoccupazioni dell’altro». 

Il discorso (sobrio), l’elogio a Musk e la promessa: «Fermerò le guerre»

Un discorso sobrio, un atteggiamento composto. È un Trump «moderato» quello che si è affacciato sul palco di Palm Beach per le sue prime parole da 47° presidente degli Stati Uniti. Il discorso della vittoria, la seconda dopo l’affermazione del 2016. Nessun riferimento a Kamala Harris, la sfidante sconfitta, quasi annichilita dal risultato delle urne. Chi si aspettava un Donald arrembante è rimasto quindi deluso, o forse rincuorato. Come sarà la sua amministrazione bis è invece un percorso tutto da scrivere. Il bacio a Melania, l’abbraccio della famiglia al completo, l’elogio di Elon Musk («un genio») e il ringraziamento al suo vice, Jd Vance. Poi i migranti, le guerre che «non inizierò ma le fermerò» e il riferimento all’attentato del 13 luglio. 


 

 

A Trump anche i 3 grandi elettori dell’Alaska, arriva a 279

Anche l’Alaska con i suoi 3 grandi elettori è stata chiamata per Donald Trump che aumenta la sua vittoria a 279. 

Trump è presidente: raggiunti 276 grandi elettori

Donald Trump ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletti alla Casa Bianca. Attualmente sono 276, con i dieci grandi elettori ottenuti con la vittoria nello stato del Wisconsin.

Cremlino: Putin non programma di congratularsi con Trump

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di non sapere se Vladimir Putin si congratulerà con il presidente eletto Usa Donald Trump, ricordando che gli Stati Uniti sono «un Paese ostile, direttamente e indirettamente coinvolto in una guerra» contro la Russia. Peskov ha aggiunto che Mosca giudicherà la presidenza Trump in base a «passi concreti».

Zelensky si congratula con Trump

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Trump per la sua «impressionante» vittoria alle elezioni presidenziali americane. Lo afferma una nota della presidenza di Kiev. Zeklensky si augura che la vittoria di Trump «aiuterà l’Ucraina ad ottenere una pace giusta».

 

Meloni: congratulazioni Trump, rafforzeremo legame Italia-Usa

«A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni «sorelle», legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente». Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni.

Trump: mettiamo le divisioni alle spalle

«Mettiamo le divisioni del passato alle spalle, stiamo uniti». È con questo appello all’unità che Donald Trump ha concluso il suo discorso, ricordando come, dopo il fallito attentato contro di lui del 13 luglio scorso, c’è chi ha detto che «Dio mi ha salvato la vita per una ragione, salvare il Paese».

«È un compito difficile — ha aggiunto — ma spenderà ogni forza che ho per il lavoro che mi avete affidato, governerò con il motto «promesse fatte, promesse mantenute»».

Trump proiettato a vincere anche il voto poplare

A scrutinio ancora in corso, Donald Trump è proiettato a vincere anche il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004, con George W. Bush. Al momento il tycoon ha il 51% dei voti (68.754.633), contro il 47% di Kamala Harris (63.656.587), secondo il Guardian.

Trump: non inizierò guerre, le fermerò

«Non inizierò guerre ma le fermerò»: lo ha detto Donald Trump nel suo discorso della vittoria al Convention center di Palm Beach, dopo che Fox l’ha proiettato vincitore. 

Trump ringrazia Musk

«Abbiamo una nuova stella, una stella è nata: Elon. È un uomo straordinario, siamo stati insieme questa notte, ha passato due settimane a Philadelphia, in diverse parti della Pennsylvania, facendo campagna per me». Così Donald Trump ha ringraziato Elon Musk per l’enorme sostegno dato dall’uomo più ricco del mondo alla sua campagna, definendolo «un super genio, dobbiamo proteggere i nostri super geni».

Trump: «Abbiamo scritto la storia»

 «Vincere il voto popolare è bello. Abbiamo vinto il Senato». Lo ha detto Donald Trump. «Abbiamo scritto la storia», ha aggiunto Trump. «Ringrazio la mia bella moglie Melania, lavora duramente per aiutare le persone», ha messo in evidenza.

 

Le prime parole di Trump: «Siamo il più grande movimento nella storia»

«Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, questo è il più grande movimento della storia»: lo ha detto Donald Trump nel suo discorso della vittoria al Convention center di Palm Beach, dopo che Fox l’ha proiettato vincitore. «Sistemeremo tutto», ha aggiunto, citando come prima cosa il confine. 

Trump entra sulle note «God Bless the USA»

Sulle note di «God Bless the USA», Donald Trump si prende il palco del convention center a Palm Beach, accompagnato dal vice JD Vance. Ci sono Melania e tutti i figli, inclusa Ivanka e il marito Jared Kushner. Dalla platea il popolo «Maga» grida in coro: «Usa Usa».

Speaker Camera si congratula con «presidente eletto» Donald Trump

Lo speaker della Camera Mike Johnson si congratula con il «presidente eletto» Donald Trump. 

Cnn: Trump vince in Pennsylvania

Dopo Fox news, anche la Cnn ha dato la Pennyslvania e i suoi 19 voti elettorali a Donald Trump, che arriva così a 265 voti elettorali, mentre l’emittente vicina alla destra ha già dato la proiezione della sua vittoria alla Casa Bianca.

Proiezioni Fox: Trump diventa il 47esimo presidente Usa

Donald Trump, secondo Fox, diventa il 47esimo presidente Usa, il primo a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. La sua è una vera e propria impresa senza precedenti perché è riuscito a tornare alla Casa Bianca sfidando ogni regola del politicamente corretto, sopravvivendo a due impeachment, vari processi, due condanne penali e vari scandali. Dopo l’assalto al Capitol sembrava un leader politico finito, abbandonato anche dal suo partito, che invece è riuscito a riconquistare.

Fox: Trump vince in Wisconsin

Donald Trump vince in Wisconsin, secondo le proiezioni di Fox. Il Wisconsin ha 10 grandi elettori. 

Fox: Trump vince in Pennsylvania

Donald Trump ha vinto la Pennsylvania e i suoi 19 voti elettorali. E’ la proiezione di Fox news, secondo cui il candidato repubblicano sarebbe a tre voti dalla presidenza: al momento ne ha 267, per tornare alla Casa Bianca gliene servono 270. La Pennsylvania era considerata fondamentale per conquistare la presidenza.

Musk: «Il futuro sarà fantastico»

Elon Musk esulta per la quasi vittoria di Donald Trump. «Il futuro sarà fantastico», ha scritto l’uomo più ricco del mondo su X pubblicando la foto di un razzo che decolla.

Familiari Trump arrivano al «watch party» elettorale

I familiari di Donald Trump stanno iniziando ad arrivare al ‘watch party’ elettorale, che si tiene al centro congressi di Palm Beach. Lo riferiscono i media americani, precisando che Donald Trump Jr sta stringendo la mano ai sostenitori e alzando i pugni in aria in segno di vittoria.

Chiusi seggi in Alaska, concluse le elezioni Usa

Con la chiusura dei seggi in Alaska si sono ufficialmente concluse le elezioni negli Stati Uniti. 

Per Trump possibile vittoria a valanga

Un boato, applausi e i cori: «Usa, Usa». Al centro congressi di Palm Beach dove la campagna di Donald Trump ha organizzato il suo presidio la festa sembra cominciare poco dopo l’annuncio della vittoria del North Carolina per il campo repubblicano. E’ uno dei sette stati in bilico che hanno dominato la scena durante lo scrutinio nella lunga notte elettorale ma il festeggiamento sembra ormai proiettato oltre, perché quando in Italia è già mattina, fra proiezioni e calcoli, la strada sembra ormai spianata per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca mentre anche la Georgia si tinge di rosso, il colore dei repubblicani. Il New York Times arriva ad attribuire a Donald Trump oltre il 90% delle probabilità di vincere, con un risultato finale previsto di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris. E Elon Musk, il grande sostenitore del tycoon, esulta su X: «Game, set and match», gioco, set e partita.

Ora si guarda al risultato della Pennsylvania, in attesa a questo punto di una conferma definitiva per il candidato repubblicano che in questo importante stato chiave resta in vantaggio, mentre per la democratica Kamala Harris non sembra esserci terreno di recupero con i grafici di tutti i media americani che mostrano il ‘muro blu’ ormai in frantumi. E il silenzio cala fra i suoi sostenitori riuniti alla Howard University a Washington DC, lo storico ateneo tradizionalmente afroamericano e Alma Mater della vicepresidente dove la sua campagna aveva allestito il quartier generale per la maratona elettorale nella speranza di festeggiare l’elezione della prima presidente donna degli Stati Uniti. E invece, come per Hillary Clinton nel 2016, il party salta e il soffitto di cristallo ancora non si infrange. Il segnale che sul fronte opposto si scaldano i motori per grandi annunci e festeggiamenti ormai sono più d’uno: lo speaker della Camera, il repubblicano Mile Johnson appena rieletto in Louisiana, è già in viaggio verso a Mar-a-Lago. Il Grand Old Party potrebbe prepararsi infatti a celebrare l’en plain se i dati confermeranno quanto al momento emerge: Intanto secondo la Cnn, a questo punto della competizione elettorale, Donald Trump avrebbe conquistato il 52% del voto popolare (58.831826 di preferenze), contro il 46,5% di Kamala Harris. Inoltre, secondo le proiezioni di Fox, i repubblicani vincono il controllo del Senato. Per i democratici arriva qualche conferma, ma si tratta di nomi scontati: Nancy Pelosi è stata rieletta alla Camera per rappresentare la California, secondo le proiezioni dell’Associated Press. Prima donna speaker della Camera, Pelosi è stata eletta per la prima volta nel 1987. Seggio confermato anche per la deputata democratica Alexandria Ocasio Cortez, che è stata rieletta a New York, secondo le proiezioni dei media americani, è il suo quarto mandato. 

Trump sale a 246 elettori contro i 210 di Harris

Con la vittoria della Georgia Donald Trump sale a 246 grandi elettori, contro i 210 di Kamala Harris. Lo riporta il New York Times. Il tycoon è sempre più vicino alla soglia dei 270 grandI elettori necessari per vincere le elezioni.

Trump verso Palm Beach: parlerà ai suoi sostenitori

Donald Trump ha lasciato a Mar-a-Lago in direzione del convention center di Palm Beach, dove è atteso parlare ai suoi sostenitori. Lo riportano i media americani. 

Cnn: Trump vince anche in Georgia

Trump vince anche in Georgia. Lo Stato chiave assegna al repubblicano altri 16 grandi elettori. Lo riferisce la Cnn.

Nyt: Trump a 230 elettori, Harris a 205

Donald Trump ha toccato quota 230 grandi elettori, ora solo 40 lo separano dalla Casa Bianca. Kamala Harris è invece a 205. Lo scrive il New York Times. Solo la Georgia, dove Trump è in testa col 51% contro il 48% della rivale democratica al 95% dello spoglio, ne porterebbe altri 16, facendolo arrivare a 246. I tre Stati del Midwest dove l’ex presidente al momento conduce saldamente (Pennsylvania, Michigan e Wisconsin) ne hanno altri 44. Senza contare Arizona e Nevada, dove la partita sembra più serrata.

Gelo nel quartier generale di Harris a Washington

L’umore è cambiato al quartier generale di Kamala Harris, con il silenzio che è calato tra la folla dopo la notizia della vittoria di Trump in North Carolina, uno degli Stati in bilico cruciali per la corsa alla Casa Bianca. Molti sostenitori della vicepresidente democratica — riporta il Guardian — stanno aggiornando i loro telefoni mentre alcuni gruppi sembrano intenzionati ad andarsene, perché non è ancora chiaro quando o se Harris parlerà alla folla della Howard Univesity. Quando la Cnn ha previsto che Donald Trump avrebbe vinto in North Carolina, c’è stata un’ondata di sospiri e le tv sono state disattivate mentre il dj ha messo ‘California Love’ di 2Pac, nonostante nessuno avesse l’umore gusto per ballare.

Trump a quota 230 elettori, Harris a 182

Donald Trump è a quota 230 voti elettorali contro i 182 di Kamala Harris, secondo il conteggio della Cnn, mentre per Fox News il candidato repubblicano è arrivato a 232 contro i 216 della vice presidente. Diventa presidente chi arriva a 270 voti.

Harris vince alle Hawaii

Kamala Harris vince alle Hawaii, secondo le proiezioni di Cnn.

Boato al quartier generale di Trump per vittoria North Carolina

Applausi, boati e ‘Usa, Usa’ sono scattati al party organizzato dalla campagna di Donald Trump nel centro congressi di Palm Beach dopo l’annuncio che il tycoon ha conquistato la North Carolina.

Nbc: Harris vince in Virginia

 Kamala Harris vince in Virginia, secondo le proiezioni di Nbc. La Virginia ha 13 grandi elettori. 

Ap: Harris vince in New Mexico

Kamala Harris ha vinto, come previsto, in New Mexico. Lo riporta l’Associated Press. Il New Mexico ha cinque grandi elettori.

Cnn: Trump al 52% del voto popolare, Harris al 46,5%

 A questo punto della competizione elettorale, Donald Trump avrebbe conquistato il 52% del voto popolare (58.831826 di preferenze), contro il 46,5% di Kamala Harris. Lo riporta la Cnn. 

New York Times: 90% di chance di vittoria per Trump

Il New York Times attribuisce a Donald Trump il 90% delle probabilità di vincere le presidenziali americane. Il risultato finale previsto è di 301 grandi elettori rispetto ai 237 di Kamala Harris.

Donald Trump vince in North Carolina

Donald Trump aveva vinto in North Carolina sia nel 2016 che nel 2020, quando fu anche l’unico dei sette Stati in bilico da lui conquistati. L’ultimo candidato dem a conquistare lo Stato del sud era stato Barack Obama nel 2008. Il tycoon ha fatto numerosissimi comizi in North Carolina, accusando falsamente l’amministrazione Biden-Harris di non avere più fondi per l’uragano Helene perché spesi per i migranti. E aveva attribuito a Elon Musk il merito di aver connesso i residenti con la protezione civile grazie al suo Starlink.

Responsabile campagna Harris: ancora ore prima dei risultati del Blue wall

Serviranno ancora ore per avere un dato più attendibile sugli Stati del cosiddetto ‘Blue wall’ (Wisconsin, Michigan e Pennsylvania), ritenuti decisivi per le sorti di Kamala Harris. Lo ha indicato in un messaggio inoltrato allo staff della campagna Jen O’Malley Dillon, responsabile della campagna elettorale della candidata democratica, secondo la quale la corsa alla Casa Bianca non entrerà nel vivo prima della mattina americana quando, appunto, i dati degli Stati del Blue wall saranno più completi. «Dormiamo un po’ e prepariamoci a chiudere in bellezza domani», ha scritto Dillon.

Gli stati in bilico virano verso Trump

Donald Trump è in vantaggio in tutti gli Stati in bilico dove al momento è in corso lo scrutinio dei voti. L’ex presidente, secondo i dati dell’Ap riferiti dal New York Times, è avanti in Pennsylvania (51%-48% col 72% dello spoglio), Michigan (52-47 col 30% dello spoglio), Wisconsin (51-48 al 63% dello spoglio), Georgia (51-48 col 93% dello spoglio), North Carolina (51-48 all’88% dello spoglio) e Arizona (49,7-49,5 al 53% dello spoglio). Mancano i dati dell’ultimo Stato in bilico, il Nevada. Ma così Trump è comunque avviato verso la rielezione alla Casa Bianca.

Harris vince in Maine

Kamala Harris vince in Maine, secondo le proiezioni di Fox. Il Maine ha quattro grandi elettori.

Trump ha vinto l’Idaho

 Donald Trump ha vinto l’Idaho come previsto, secondo le proiezioni della Cnn.

Musk: «Game, set and match»

«Game, set and match», gioco, set e partita: così Elon Musk, sostenitore di Donald Trump, esulta su X a questo punto dello scrutinio nelle elezioni Usa.

Aumenta il vantaggio di Donald Trump in Pennsylvania

Aumenta il vantaggio di Donald Trump in Pennsylvania, il più importante degli Stati in bilico: secondo l’Ap, è al 51% contro il 48% di Kamala Harris, col 61% dei voti scrutinati.

Donald Trump vince in Iowa

Donald Trump vince in Iowa. Lo prevede Nbc. L’ultimo sondaggio del Des Moines Register aveva indicato a sorpresa Kamala Harris avanti di tre punti su Trump in uno Stato considerato repubblicano sulle mappe elettorali. L’Iowa ha sei grandi elettori. 

Nyt: chance vittoria Trump salite al 78%

Aumentano le chance di vittoria di Donald Trump: secondo il contatore del Nyt le probabilità sono salite al 78%. Il modello del media americano che stima l’esito della corsa in tempo reale sulla base dei sondaggi, dei voti scrutinati e delle aspettative su quelli ancora da scrutinare, prevede 293 grandi elettori per il tycoon e 245 per la vicepresidente.

Sorpasso Trump in Pennsylvania

Sorpasso di Donald Trump in Pennsylvania, dove guida con il 51% contro il 49% di Kamala Harris con il 51% dei voti scrutinati. Lo riferisce il New York Times. 

Testa a testa in Arizona

Testa e testa tra Donald Trump e Kamala Harris nello Stato in bilico dell’Arizona (11 grandi elettori): 49,6% a 49,6%, con il 36% dei voti scrutinati, riporta la Cnn.

Trump vince in Montana e Utah

Donald Trump ha vinto in Montana e Utah, come previsto, secondo le proiezioni della Cnn.

Cnn: molto probabile che Harris parli stanotte

Indipendentemente dal fatto che ci sarà o meno un esito del voto, è «molto probabile» che Kamala Harris si rivolga stanotte ai suoi sostenitori a Washington, riuniti alla Howard University, sua alma mater. Lo ha detto un consigliere della vice presidente alla Cnn.

Harris sorpassa Trump in Wisconsin

Kamala Harris sorpassa Donald Trump in Wisconsin, uno degli Stati in bilico del Midwest con 10 grandi elettori che la dem deve assolutamente vincere: secondo la Cnn, è al 51,9% contro il 46,4% del repubblicano, quando i voti scrutinati sono il 25%.

NYT: «Trump ora ha il 67% di chance di vincere»

A questo punto dello scrutinio, Donald Trump ha il 67% di chance di vincere, contro il 33% di Kamala Harris. Lo prevede il modello del New York Times, che stima l’esito della corsa in tempo reale sulla base dei dati dei sondaggi, dei voti finora scrutinati e di ciò che ci si aspetta dai voti rimanenti. La stima del collegio elettorale è 285 per il tycoon, 253 per la sua rivale, che avrebbe la magra consolazione di vincere il voto popolare dello 0,4%.

Kamala Harris vince New York

Kamala Harris vince New York, come previsto. Lo riferisce la Cnn. Lo Stato da’ la candidata 28 grandi elettori. 

Trump vince in Texas, Wyoming e South Dakota

 Donald Trump ha vinto in Texas, Wyoming e South Dakota, come previsto. Lo riferisce la Cnn.

Scrutinio in corso: Trump avanti in Texas, Ohio e North Carolina

Mentre prosegue lo scrutinio delle schede elettorali, Donald Trump — secondo i dati reali forniti dalla Cnn — è in vantaggio in Texas, Ohio e North Carolina, mentre in Virginia è testa a testa con Kamala Harris. Questi Stati, tuttavia, non sono stati ancora assegnati dall’emittente.

Trump vs Harris: la situazione dopo la chiusura seggi in 26 Stati

Donald Trump è avanti in Georgia dove a metà dello spoglio raccoglie il 55% delle preferenze mentre Harris guida in North Carolina, anche se le schede scrutinate sono troppo poche. Alla chiusura dei seggi nei primi 26 Stati, quando in Italia è l’una di notte e si è dato il via allo scrutinio, gli occhi sono puntati sugli Stati in bilico. Lo scrutinio è iniziato anche in Pennsylvania, il più importante campo di battaglia per i due candidati, dove la lotta è stata all’ultimo voto e senza esclusione di colpi. Con Kamala Harris che nei primi dati parziali appare in vantaggio.

Comincia così — già sul filo di lana — la febbrile attesa per i risultati del voto americano nella maratona elettorale in cui i riflettori sui sette famigerati swing states e sul loro bottino di 93 voti elettorali, destinato a fare la differenza per raggiungere la soglia dei 270 necessaria per entrare alla Casa Bianca. Le proiezioni dei principali network americani hanno però subito attribuito il Kentucky (otto grandi elettori) vinto, come come previsto, da Donald Trump, mentre Kamala Harris vince in Vermont (tre grandi elettori). Un’altra vittoria preannunciata è l’Indiana (11 grandi elettori), che va a Trump, il quale si aggiudica anche il West Virginia (quattro grandi elettori). Alla candidata democratica va invece il Maryland (10 grandi elettori), Connecticut (sette), Distretto di Columbia (tre), Massachussets (11), Illinois (19), New Jersey (14) e Delaware (3). Trump vince Mississippi (sei), Alabama (nove), Oklahoma (sette), Tennessee (11) , Missouri (10), South Carolina (nove), Arkansas (6) e naturalmente Florida, il suo quartier generale, con 30 grandi elettori. Dallo scrutinio arrivano anche i primi dai elettorali sul rinnovo del Congresso, con il democratico Bernie Sanders rieletto in Senato per il suo quarto mandato per rappresentare il Vermont. E la democratica Lisa Blunt Rochester che vince la corsa per il Senato in Delaware, diventando la prima donna afroamericana nella Camera Alta degli Stati Uniti.

Sorpasso Donald Trump in North Carolina

Sorpasso di Donald Trump in North Carolina, 53% a 46%, col 21% dei voti scrutinati, come riferisce la Cnn. Lo Stato è uno dei sette in bilico con un bottino di 16 grandi elettori.

Proiezioni: Harris vince in New Jersey, Illinois e Delaware

Secondo le proiezioni dell’Associated Press, Kamala Harris ha vinto nel New Jersey (14 grandi elettori), Illinois (19) e Delaware (3 grandi elettori).

Trump vince l’Arkansas

Donald Trump vince l’Arkansas, come previsto, secondo le proiezioni della Cnn. Lo Stato dà al candidato repubblicano sei grandi elettori.

Trump allunga in Georgia

Donald Trump sembra prendere il largo in Georgia, uno dei sette Stati in bilico che assegna 16 grandi elettori: con il 49% delle schede scrutinate, il tycoon è al 55% mentre Kamala Harris è al 44,4%. 

Trump: «Se vinciamo in Pennsylvania, vinciamo tutto»

L’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che se vincesse in Pennsylvania, vincerebbe «tutto» nel corso di un’intervista rilasciata a un programma radiofonico di Philadelphia durante la quale ha continuato a esortare gli elettori repubblicani a restare in fila per votare. «Renderemo questo Paese più grande che mai, ma dovete restare in fila. Avete un diritto legale assoluto e votate perché se vinciamo in Pennsylvania, se vinciamo il caro vecchio Commonwealth, vinceremo tutto», ha detto Trump.

Seggi chiusi in 26 Stati, Trump ha 90 elettori e Harris 27

Con la chiusura dei seggi in 26 Stati Usa e nella capitale, Donald Trump guida finora con 90 elettori contro i 27 di Kamala Harris. L’ex presidente ha vinto 9 Stati, la rivale 7 Stati e il District of Columbia. Il quorum da raggiungere è di almeno 270 grandi elettori.

Proiezioni: Harris vince in Connecticut e a Rhode Island

Secondo le proiezioni di Fox News, Kamala Harris ha vinto in Connecticut (7 grandi elettori) e a Rhode Island (4 grandi elettori).

Harris avanti in Pennsylvania

Con il 5% dei voti scrutinati, Kamala Harris è avanti in Pennsylvania con il 77,6% contro il 21,5% di Kamala Harris, secondo i dati diffusi dalla Cnn. 

Harris vince in Illinois e New Jersey

Kamala Harris ha vinto in Illinois e New Jersey, come previsto. Lo prevede Fox.

Proiezioni Cnn: Harris vince in Massachusetts, Maryland e District of Columbia

Secondo le proiezioni Cnn, Harris vince in Massachusetts, Maryland e District of Columbia.

Trump vince in Florida

Donald Trump vince come previsto la Florida. Lo prevedono i media americani, inclusa l’Associated Press. La Florida ha 30 grandi elettori.

Gli Stati conquistati da Trump

Donald Trump vince il Mississippi, Alabama, Oklahoma, Tennessee e Missouri come previsto. Lo riferisce l’Ap. 

Trump passa avanti in Georgia, Harris in North Carolina

Donald Trump stacca Kamala Harris in Georgia: col 9% delle schede scrutinate, è al 60,8% contro il 38,7% della rivale. La candidata dem è avanti invece in North Carolina: 68% a 31%, con il 2% dei voti scrutinati. Entrambi sono Stati in bilico.

Testa a testa in Georgia, Nord Carolina Ohio, Sud Carolina e Virginia

E’ testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris in Georgia, Nord Carolina — due dei sette swing states cruciali per la corsa alla Casa Bianca — Ohio, Sud Carolina e Virginia.

Donald Trump vince in West Virginia

Donald Trump vince in West Virginia come previsto. Lo prevedono l’Associated Press, Nbc e Cnn. Il West Virginia ha quattro grandi elettori.

Trump in testa in Florida

Donald Trump è in testa nel voto in Florida. Con il 33% delle schede scrutinate, l’ex presidente — che sta seguendo la notte elettorale dalla sua residenza di Mar-a-Lago — ha il 52,2% dei voti, contro il 46,9% di Kamala Harris.

Donald Trump ha vinto in Indiana

Donald Trump ha vinto in Indiana come previsto, secondo le proiezioni della Cnn. Lo Stato porta al candidato repubblicano undici grandi elettori.

Testa a testa in South Carolina

E’ testa a testa tra Donald Trump e Kamala Harris in South Carolina, secondo le proiezioni della Cnn che ha definito la gara nello Stato, tradizionalmente repubblicano, ‘too early too call’. 

Cnn: testa a testa in Georgia

Cnn, testa a testa Trump-Harris in Georgia. E’ uno dei sette Stati in bilico che decideranno la Casa Bianca

Nuovo appello Trump: «Uscite e andate a votare»

«Uscite e andate a votare: c’è ancora tempo». Così sul social Truth il candidato repubblicano, Donald Trump, ha lanciato un nuovo appello agli elettori a recarsi ai seggi.

Primi risultati: Trump avanti in Kentucky e Indiana

Donald Trump è avanti in Indiana e Kentucky come previsto. L’ex presidente, secondo i primi parziali diffusi dai media americani, ha il 66% in Indiana e il 65% in Kentucky.

Trump: brogli ora anche in Michigan

Donald Trump continua ad insinuare sul suo social media Truth che ci siano brogli elettorali in corso a in Pennsylvania e in Michigan, accuse che le forze dell’ordine del primo Stato hanno già respinto. «Ingenti forze di polizia a Filadelfia e Detroit!», ha scritto il tycoon in un post senza motivare la sua dichiarazione.

Campagna Harris monitora affluenza alle urne

La campagna di Kamala Harris sta monitorano minuto per minuto l’affluenza alle urne. Lo riporta Cnn, sottolineando che la vicepresidente è pronta a rispondere rapidamente a qualsiasi mossa di Trump durante la nottata elettorale.

Primi seggi chiusi in alcune parti di Indiana e Kentucky

I seggi per le elezioni negli Stati Uniti sono stati chiusi in alcune parti di Indiana e Kentucky. Lo riferisce la Cnn.

Polizia Philadelphia: non a conoscenza dei brogli di cui parla Trump

Il dipartimento di polizia di Philadelphia ha dichiarato alla Cnn di non essere a conoscenza di ciò a cui Trump si riferiva in un post su Truth Social in cui denunciava la presenza «brogli enormi» e di non essere a conoscenza di alcun problema con il voto che richiedesse l’intervento delle forze dell’ordine. «Si parla molto di brogli enormi a Philadelphia. Intervengano le forze dell’ordine!!!», aveva postato Trump.

Kamala Harris nella sua residenza a Washington

Kamala Harris è arrivata nella sua residenza ufficiale nel complesso del Naval Observatory. Lo riferisce il pool di giornalisti al seguito della vicepresidente.

Team Harris: Trump potrebbe annunciare vittoria prima che sia decretato un vincitore

I collaboratori della vicepresidente Kamala Harris si aspettano e si sono preparati all’eventualità che Donald Trump tenti di dichiarare la vittoria prima che sia decretato un vincitore. Hanno elaborato opzioni per le risposte, ma ciò che faranno alla fine sarà determinato da come e quando agirà l’ex presidente. Due consiglieri della Harris hanno detto alla Cnn che non permetteranno che le affermazioni di Trump restino senza risposta. La campagna ha in programma di essere «molto aggressiva».

Trump: voci di mega frodi elettorali in Pennsylvania

Donald Trump ribadisce le accuse, senza motivarle, che in Pennsylvania e a Filadelfia in particolare sarebbero in atto frodi elettorali. «Sento voci di mega frodi elettorali in corso a Filadelfia. Intervenga la polizia!», ha scritto in un post sul social media Truth dopo aver già parlato di questi presunti brogli cinque giorni fa.

Obama: «Forse non conosceremo l’esito stasera, Ci vuole tempo per contare ogni scheda»

«Ci sono voluti diversi giorni per contare ogni scheda nel 2020, ed è molto probabile che non conosceremo l’esito nemmeno stasera. Quindi, tieni a mente alcune cose mentre fai sentire la tua voce oggi: migliaia di lavoratori elettorali in tutto il paese stanno lavorando duramente oggi. Rispettateli. Ringraziateli. Non condividere nulla prima di aver verificato le fonti. Lasciamo che il processo faccia il suo corso. Ci vuole tempo per contare ogni scheda».

Kamala cena in famiglia, poi l’attesa nel suo ateneo

Interviste radio, incontri con gli elettori in giro per la Pennsylvania e una cena in famiglia a Washington prima di spostarsi nella ‘sua’ Howard University a seguire i risultati elettorali. Così Kamala Harris ha trascorso la giornata più importante della sua vita in attesa di sapere se sarà la prima donna, per di più di origini asiatiche e giamaicane, a conquistare la Casa Bianca. «In serata sono alla mia alma mater», ha detto la candidata democratica in un’intervista a Pittsburgh con il programma radiofonico ‘The Big K Morning Show with Larry Richert’. Lo storico college nero, la ‘Black Harvard’ dove Harris si è laureata nel 1989 e ha cominciato a muovere i primi passi nella politica, è ovviamente fiero della sua alunna più importante. «Il primo incarico per cui mi sono candidata è stato quello di rappresentante delle matricole alla Howard University. E tornare lì stasera, la mia amata università è, per me, chiudere davvero il cerchio», ha detto lei. La sicurezza nel campus è stata alzata ai massimi livelli, tutta l’area è stata transennata e le strade circostanti sono state chiuse al traffico. Prima di spostarsi all’università, cena in famiglia per la vicepresidente. «E’ una tradizione che abbiamo, siamo tutti insieme», ha spiegato. In giornata Harris ha visitato diversi luoghi di Pittsburgh, in Pennsylvania, e ha invitato tutti gli americani ad andare a votare. «Dobbiamo portare a casa il risultato. E’ il giorno delle elezioni, uscite e votate!», ha esortato la candidata. Accompagnata dal governatore dello Stato in bilico, Josh Shapiro, e dalla deputata Alexandria Ocasio-Cortez, la democratica ha fatto tappa anche nel ristorante portoricano Old San Juan Cafe, nella contea di Berks, nel tentativo di cavalcare la rabbia della comunità definita «spazzatura» da un comico al comizio di Donald Trump al Madison Square Garden. La vicepresidente ha chiacchierato con i commensali chiedendo consigli su cosa ordinare e alla fine ha optato per una porzione di platani fritti, manioca e riso

Musk regala un nuovo assegno da 1 milione di dollari

 Il super Pac di Elon Musk per Donald Trump ha appena annunciato il suo ultimo premio da 1 milione di dollari a un elettore dopo aver avuto il via libera dal tribunale della Pennsylvania. Lo riporta la Cnn. Il fortunato vincitore del mega assegno è un uomo del Michigan.

Trump: «Sono fiducioso, so che stiamo andando bene»

«Mi sento fiducioso, questa è stata la nostra migliore campagna, so che stiamo andando bene». Lo ha detto Donald Trump al seggio di West Palm Beach insieme alla moglie Melania. «Non voglio alcun tipo di violenza. Penso che avremo una grande vittoria. Abbiamo un significativo vantaggio», ha aggiunto

Per i sondaggisti più noti è più probabile vinca Harris

L’esperto di sondaggi Nate Silver ha pubblicato la sua ultima previsione elettorale con un nuovo favorito per la vittoria, anche se la gara resta testa a testa: Kamala Harris, in base a 80mila simulazioni, ha ora il 50% di possibilità di vincere il collegio elettorale contro il 49,6% di Donald Trump. La vicepresidente dovrebbe ottenere 271 grandi elettori, il tycoon 267. Pure FiveThirtyEight ha reso noto la sua previsione finale, dando a Harris il vantaggio più esiguo col 50% di possibilità di vittoria contro il 49% di Trump. E Allan Lichtman, che ha previsto 9 delle ultime 10 elezioni, ha confermato la sua previsione: vince Karris.

Harris: prima del watch party cenerò con la mia famiglia, è tradizione

Prima del watch party che trascorrerà alla Howard University di Washington, la candidata presidente Kamala Harris trascorrerà la giornata a cercare di mobilitare gli elettori degli ‘swing states’ attraverso interviste radiofoniche, mentre a cena sarà insieme alla famiglia, per rispetto della tradizione. “Sarò alla mia alma mater, la Howard University”, ha dichiarato Harris durante un’intervista rilasciata al programma radiofonico di Pittsburgh ‘The Big K Morning Show with Larry Richert’. “E prima di ciò, ho la tradizione di cenare con la mia famiglia e quindi lo faremo. Molti dei miei familiari sono con noi. E durante la giornata, oggi sarò tutto il giorno a parlare con la gente e a ricordare loro di andare a votare”, le parole della candidata dem. Harris ha incoraggiato gli elettori di Pittsburgh a recarsi alle urne: “Invito tutti a ricordare che nella nostra democrazia è il popolo a decidere, e il vostro voto è il vostro potere”.

Aperti i seggi anche sulla costa occidentale Usa

 I seggi elettorali sulla costa occidentale sono aperti e quindi il voto è in corso ormai in quasi tutti gli Stati Uniti, fatta eccezione per l’Alaska e le Hawaii dove apriranno fra un paio d’ore.

Intelligence Usa: escalation di interferenze straniere

L’intelligence americana mette in guardia sull’escalation di interferenze straniere sulle elezioni, denunciando il diffusione di disinformazione negli Stati in bilico da parte di attori russi sotto copertura. «Questi sforzi rischiano di incitare violenza, anche contro i funzionari elettorali», affermano in una nota l’Fbi, l’agenzia per la cybersicurezza e la sicurezza delle infrastrutture e l’ufficio del direttore della National Intelligence. «La Russia è la minaccia maggiore», aggiungono le agenzie di intelligence.

Trump: è il giorno più importante nella storia americana

«E’ ufficialmente l’Election Day. Questo è il giorno più importante nella storia americana». Lo scrive su X Donald Trump, invitando gli elettori a «restare in fila» ai seggi anche se ci sarà molto da aspettare. «Insieme incasseremo una grande vittoria e renderemo l’America di nuovo grande», ha messo in evidenza Trump.

Elezioni blindate: cecchini, droni e barriere

Cecchini, droni, barriere, metal detector, giubbotti antiproiettile e vetri blindati: così l’America, la più potente democrazia del mondo, si prepara al voto del 5 novembre. Si tratta di elezioni altamente protette, con la Casa Bianca e il Congresso fortemente presidiati e misure di sicurezza senza precedenti in un clima di minacce, intimidazioni e tensioni acuite da una campagna elettorale tossica. Questa situazione esplosiva potrebbe portare a eventi violenti il giorno delle elezioni o nei giorni successivi, quando si conosceranno i risultati e il timore di una mancanza di una pacifica transizione di potere, come evidenziato da Joe Biden, diventa palpabile. L’allerta è massima, con operatori elettorali che hanno partecipato a esercitazioni contro sparatorie, imparando a barricarsi e a utilizzare manichette antincendio per fronteggiare eventuali folle armate. Tra le nuove misure adottate ci sono pulsanti di emergenza collegati alle forze dell’ordine, telecamere di sicurezza e sistemi di tracciamento GPS per proteggere le schede elettorali e il personale. Inoltre, molti uffici elettorali in tutto il paese stanno accumulando scorte di Narcan, un farmaco per contrastare le overdose da oppioidi, dopo che alcune buste elettorali sono state trovate con polvere bianca contenente tracce di fentanyl.

I primi risultati attesi all’una di notte

Il conteggio dei voti nelle elezioni presidenziali americane segue un ordine specifico legato ai fusi orari del Paese. Gli Stati sulla costa orientale chiudono per primi i seggi, seguiti dagli stati centrali, montani, e infine da quelli della costa occidentale. Questo processo significa che i primi risultati iniziano ad arrivare intorno alle 19:00 (ora della costa orientale, 1:00 di notte in Italia), ma in molti casi gli esiti definitivi non sono chiari fino a tarda notte o al giorno successivo. Nelle elezioni recenti, alcuni stati chiave, soprattutto gli “Swing States”, hanno richiesto diversi giorni per completare lo spoglio a causa dell’elevato numero di voti anticipati e per posta.

 

 

Gli ultimi sondaggi

Kamala Harris ha quattro punti di vantaggio su Donald Trump. È’ quanto emerge da un sondaggio di Pbs News, Npr e Marist, secondo il quale la vicepresidente ha il 51% dei consensi contro il 47% di Trump. Il vantaggio è maggiore del margine di errore di 3,5 punti percentuali. Il capo analista politico del New York Times avverte che i sondaggi potrebbero sottostimare di nuovo Donald Trump. Nate Cohn, pur avvertendo su X di «non avere idea se i nostri sondaggi (o qualsiasi sondaggio) siano giusti», ha spiegato che i risultati potrebbero sballare perché tra i bianchi i democratici superano di gran lunga i repubblicani quando si tratta di rispondere ai sondaggisti. «In queste proiezioni finali, i democratici bianchi avevano il 16% di probabilità in più di rispondere rispetto ai repubblicani bianchi — ha aggiunto -. Ciò solleva la possibilità che i sondaggi possano sottostimare ancora una volta Trump».

 

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