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Carlos D’Ambrosio è un ragazzo d’oro: di nome e di fatto. Mezzo napoletano (il papà e il cuore azzurro) e mezzo cubano (la mamma), cresciuto nel Veneto, il classe 2007 è campione del mondo: ha vinto oggi a Otopeni, in Romania, la gara dei 200 stile libero che era il clou del programma dei “mondialini di nuoto”, disputandosi in casa del crack della specialità David Popovici.
L’oro che era mancato all’Italia all’ultima edizione (Netanya 2023) è dunque arrivato subito, nella seconda giornata della “next generation”. E con l’oro Carlos, che ama fare le cose in grande ha pure migliorato il suo record italiano assoluto scendendo a 1:45.15 dall’1:45.23 che aveva ottenuto pochi giorni fa ai mondiali assoluti confrontandosi con i grandi a Singapore.
La gara è stata a tutta velocità: 24.28, 50.89, 1:18.09 i passaggi ogni cinquanta metri per Carlos sempre in testa con l’ultima vasca nuotata in 27.06 e con l’oro mai in discussione: «È una sensazione incredibile, oro e record italiano! Ho fatto la gara che volevo: sempre in testa per staccare tutti e provare il tempone. Sono troppo felice» ha detto l’azzurro dopo aver ascoltato (e cantato) “Fratelli d’Italia” dalla cima del podio, selfie con gli sconfitti, mano sul cuore, occhiali inforcati per vedere (e memorizzare) tutti i particolari del momento. Secondo (1:46.67) il cinese Xu Haibo, terzo (1:46.70) il giapponese Raito Numata. L’altro azzurro finalista, Alberto Ferrazza, si è classificato ottavo (1:48.89).
«È un onore aver battuto il primato dei campionati che era di Popovici e proprio a casa sua: lui poi è diventato un grande campione_ ha sorriso furbescamente Carlos _ prima del via avevo qualche crampetto, poi giù dai blocchi e via…».
In fine di sessione Carlos D’Ambrosio è stato impegnato come ultimo frazionista nella 4×100 mista mista, che impone due maschi, due femmine e quattro stili, mescolati a piacimento tecnico.
Per Carlos un compito proibitivo: nuotava sì in 47.02 ma lo svantaggio accumulato era di 9 secondi davanti andavano a tempo di record mondiale, che poi i giapponesi avrebbero sfiorato. Con 3:47.00 l’Italia di Ludovica di Maria, Gabriele Garzia, Caterina Santambrogio e Carlos era quinta: il distacco (uomo contro donna) era ridotto a 1:43.
Nelle altre finali individuali di giornata con tinta azzurra è arrivata a un soffio dal podio Irene Burato, quarta con il suo 31.28 nei 50 rana vinti dall’americana Rachel McAlpin in 30.78, mentre è stata sesta Emma Virginia Giannelli negli 800, 8:37.54, che hanno dato il successo alla cinese Yang, 8:22.93.
L’oro del mondiale, nella sessione di oggi, è andato all’americana Audrey Derivaux (2:07.57) nei 200 farfalla, all’irlandese John Shortt nei 100 dorso (53.86, l’italiano Daniele Del Signore è stato quinto, 54.57), all’inglese Filip Novacki nei 100 rana (59.20), a un’altra americana, Charlotte Crush, nei 100 dorso (59.52, la sola sotto il minuto), ed al russo cosiddetto neutrale Mickhail Shcherbakov nei 200 misti (1:57.25).
Dalle semifinali è emersa per la finale di domani nella gara regina, i 100 stile libero, la 14enne Alessandra Mao, quinto tempo, 54.99; il miglior crono è americano di Rylee Erisman che ha sfiorato il “sub 53”: 53.09.
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