Non avrà (almeno per ora) la villa in Albania di cui si è letto negli ultimi giorni ma un posto dove sentirsi a casa, Giorgia Meloni, a Shengjin ce l’ha già. Nella città dove si trova uno dei due centri migranti nati su input della premier lo scorso anno, è infatti stata appena inaugurata “Trattoria Meloni”.
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La Trattoria Meloni in Albania
La particolarità? Alle pareti ci sono diverse decine di quadri che la ritraggono, sin dai primi passi mossi in politica. Sorridente, arrabbiata, perplessa o divertita, il locale è una sorta di mostra permanente interamente dedicata alla premier italiana. Eccetto il bagno però. Nel corridoio che porta alla toilette infatti campeggiano i ritratti di altri politici — da Barack Obama a Benjamin Netanyahu — intenti ad espletare le proprie funzioni corporee. L’idea è dell’istrionico imprenditore Luca Gjergj, conosciuto in Albania anche per i suoi rapporti con il primo ministro Edi Rama, noto amico di Meloni.
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I motivi dell’omaggio
A spiegare il perché di tale omaggio è stato nei giorni scorsi proprio Gjergj che vede nel locale un ringraziamento al «contributo offerto alla comunità albanese» dalla premier italiana. Per l’imprenditore infatti, Meloni ha svolto un ruolo cruciale nell’aiutare circa 500.000 albanesi ad ottenere la pensione, un traguardo che molti avevano considerato impossibile. Un messaggio ribadito anche sui suoi canali social: «Abbiamo dedicato questo locale ad una donna straordinaria». L’omaggio però, non finisce qui. Sotto i mille sguardi della premier, la sala è ravvivata dalle esibizioni dal vivo di musicisti italo-albanesi. Il menù? Interamente di pesce, come abituale negli altri ristoranti di Gjergj. Non risulta invece alcun trattamento speciale per gli agenti della Polizia Penitenziaria italiani dislocati nella cittadina albanese in visto dell’arrivo dei migranti nel centro accoglienza realizzato sul porto. A meno che, è chiaro, Meloni non strappi uno sconticino se mai dovesse tornare su quelle coste.
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