Tour de France, Campenaerts trionfa a Barcellonnette

Victor Campenaerts ha trionfato nella tappa del Tour de France 2024 con arrivo a Barcellonnette. Il ciclista belga della Lotto-Dstny ha conquistato la vittoria con grande determinazione, dopo essere stato protagonista della lunga fuga che ha caratterizzato l’intera giornata. Era l’ultima chance per gli attaccanti, poiché nei prossimi giorni sono attesi gli uomini di classifica.

Nel finale, il gruppo dei fuggitivi si è frazionato: Campenaerts, Matteo Vercher e Michel Kwiatkowski sono rimasti in testa, con quest’ultimo abile a lanciare l’azione decisiva al momento opportuno. Sorpresi Jai Hindley, Wout van Aert e Michael Matthews, i tre leader sono riusciti a mantenere il vantaggio fino al traguardo.

Campenaerts ha gestito abilmente la volata a Barcellonnette, rimanendo nelle posizioni di coda senza rispondere all’attacco di Vercher a circa 700 metri dall’arrivo. Alla fine, il belga della Lotto-Dstny ha ottenuto una vittoria prestigiosa, superando il francese e Kwiatkowski, che non è riuscito a portare la tappa alla Ineos-Grenadiers. Subito dopo aver tagliato il traguardo, Campenaerts ha chiamato la sua compagna, che gli ha mostrato il loro figlio appena nato. Tra i campi di allenamento in altura e la partecipazione al Tour de France, Campenaerts non ha avuto molto tempo per stare con il suo primogenito.

Tra pochi giorni il corridore della Lotto-Dstny potrà finalmente riabbracciare la sua famiglia e regalare al figlio il pupazzo assegnato ai vincitori delle tappe della Grande Boucle, un ricordo da conservare per sempre. Si tratta del primo successo in carriera al Tour de France per Victor Campenaerts, che è stato detentore del record dell’ora su pista, stabilito il 16 aprile 2019 ad Aguascalientes percorrendo 55,089 km. La classifica generale rimane invariata alla vigilia della tappa più importante del Tour de France 2024, la Embrun – Isola 2000 di 144 km. Il gruppo affronterà tre salite oltre i 2000 metri: il Col du Vars, la Cime de la Bonette (2798 metri) e l’arrivo a Isola 2000.