Ventiquattro anni dopo il primo trionfo da 465 milioni di dollari di incassi, arriva nei cinema il 14 novembre «Il Gladiatore II». Questa volta nel film di Ridley Scott a combattere non c’è più Massimo-Russel Crowe ma Lucio, interpretato da Paul Mescal. Il giovane è costretto a mettersi alla prova nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da due tirannici imperatori, che ora governano Roma. Il regista ha detto: «La situazione in cui si trova Lucio è una specie di calderone di potere folle, fuori controllo. I Gladiatori oggi sono i politici, cerco di farmi venire in mente qualcuno di buono. Penso che possiamo pregare che ci siano quelli giusti».
«Il Gladiatore II» è un film sull’onore, il coraggio, la vendetta e una sete di potere che attraversa i secoli. «Lo scenario politico mondiale oggi è totalmente corrotto da una fame di potere personale, guardate cosa sta succedendo in Russia, negli Stati Uniti e in Medioriente. — ha affermato Mescal — Non è un problema che è iniziato con l’impero romano e certamente oggi non è stato ancora risolto».
Mentre il film è attesissimo in tutto il mondo, il regista a proposito di un eventuale «Gladiatore 3» ha risposto prontamente: «Ho già otto pagine in testa!».