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Scuola, caro-libri su dell’1,7%. Il governo aumenta le risorse per le famiglie meno abbienti


Il caro libri continua a premere sulle famiglie, sarà così anche a settembre per il rientro tra i banchi di scuola. A gravare di più sono i libri di testo ma le famiglie devono fare i conti anche con il cosiddetto corredo scolastico che tra quaderni, zaini e astucci fa impennare i costi del rientro in classe. Protestano quindi studenti e librai, per un problema che va avanti da anni. E dal ministero dell’istruzione e del merito arriva un ampliamento dei fondi per le famiglie meno abbienti: «Gli aumenti previsti, assicurano da viale Trastevere — saranno coperti abbondantemente».

In base ai dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori, il prezzo dei volumi su cui studieranno gli alunni nell’anno scolastico 2025-2026 crescerà con una media dell’1,7% per la scuola media e dell’1,8% per quella superiore. Percentuali che, secondo l’Aie, sono in linea con l’inflazione che a maggio era all’1,7% su base annua. Ma per i ragazzi si tratta dell’ennesimo rialzo con cui dover fare i conti ogni anno: «L’istruzione — ha commentato il coordinatore della Rete degli Studenti Medi, Paolo Notarnicola — non dovrebbe essere un lusso». E dall’Uds arriva l’allarme anche per i costi complessivi della scuola, tra cui il corredo per studiare: «Viviamo con forte preoccupazione l’inflazione che sta subendo il costo del materiale scolastico e non solo — spiega il coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti, Tommaso Martelli — i libri sono solo alcune delle spese che le famiglie devono affrontare per poter realmente mandare i propri figli a scuola e quindi per poter garantire davvero il diritto allo studio».

Le scuole hanno scelto i libri da adottare per il prossimo anno nel mese di maggio e, il 7 giugno, hanno comunicato i dati agli editori. Quindi le adozioni avvengono di anno in anno. Dal ministero dell’istruzione e del merito sono stati stanziati dei fondi aggiuntivi per andare incontro alle esigenze degli studenti meno abbienti: «l fondo per l’acquisto dei libri di testo da parte delle famiglie meno abbienti — spiegano da viale Trastevere riportando i dati recenti — in base alla legge di bilancio del 2023, per l’anno 2024 stanziava 133 milioni di euro, a cui vanno aggiunti ulteriori 4 milioni di euro che il ministero dell’istruzione e del merito ha destinato a tale finalità, a seguito dell’approvazione del decreto-legge 160 del 2024». E per i prossimi due anni arriveranno nuove risorse: «Il fondo è stato incrementato anche per il 2025 di 4 milioni di euro — spiegano dal ministero dell’istruzione e del merito — e per il 2026 e 2027, di 6 milioni di euro. In termini percentuali si tratta di un aumento percentuale per il 2024 e il 2025 del 3% e per ciascuno degli anni 2026 e 2027 del 4,5%». Quindi, osservando le percentuali di aumento dei fondi, gli studenti meno abbienti potranno vedere coperte le spese nonostante i rincari: «Sono risorse — concludono dal ministero — che compensano abbondantemente l’aumento dei prezzi deciso dagli editori». Il ministro all’istruzione e al merito Giuseppe Valditara aveva annunciato nuove risorse nel decreto “Disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Pnrr in materia di istruzione e merito e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.

LE INIZIATIVE
C’è poi un altro tema e riguarda le difficoltà dei librai che, sul territorio, fanno fatica a restare in piedi. I librai chiedono infatti che si ponga maggiore attenzione anche alle diverse iniziative commerciali di vendita che, a volte, non rispettano i criteri della concorrenza leale mettendo in crisi la rete della distribuzione sul territorio: «È necessaria una riflessione ampia che investa l’intero impianto normativo — ha commentato Antonio Terzi, il presidente del Sindacato librai Confesercenti — che riconosca con i fatti librerie e cartolibrerie centrali nella distribuzione dei libri di testo. Benché si confermi un aumento contenuto, non va dimenticato che in questi anni la necessità di garantire marginalità ai produttori è stata pesantemente scaricata sulla rete distributiva, in particolare su librerie e cartolibrerie».

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