Il punto sui temi di attualità, ogni lunedì
Iscriviti e ricevi le notizie via email
Nella mattina del 30 luglio 2025, un violentissimo terremoto di magnitudo 8.7 ha colpito la penisola della Kamchatka, nell’Estremo Oriente russo. L’epicentro, situato in mare a circa 130 km da Petropavlovsk-Kamchatsky e a 20 km di profondità, ha scatenato onde tsunami in tutto il Pacifico settentrionale.
Una delle zone più sismiche del mondo: Kamchatka, Aleutine e Giappone nell’Anello di Fuoco. Il terremoto di oggi è solo l’ultimo episodio in una lunga catena di eventi sismici che si verificano lungo l’Anello di Fuoco, un gigantesco arco vulcanico e tettonico che circonda l’Oceano Pacifico. Quest’area comprende paesi come il Giappone, le Filippine, l’Indonesia, la Nuova Zelanda, le Americhe occidentali, e — crucialmente — la regione compresa tra le isole Aleutine, la Kamchatka e le isole Curili. L’Anello di Fuoco è responsabile di circa il 90% dei terremoti mondiali e ospita oltre i due terzi dei vulcani attivi del pianeta.
Perché Kamchatka e Aleutine sono così sismiche? La penisola di Kamchatka e le isole Aleutine si trovano lungo il margine dove la placca Pacifica si scontra con altre micro-placche più piccole come quella di Okhotsk e dell’Alaska.
Questo margine è sede di una zona di subduzione attivissima: nella fossa delle Curili-Kamchatka, la placca Pacifica si immerge sotto Kamchatka a una velocità di circa 86 mm/anno. Nelle isole Aleutine, la stessa placca si subduce sotto la placca Nordamericana, generando frequentemente terremoti superiori a magnitudo 7. Questi movimenti costanti accumulano energia per decenni, fino a liberarla in modo improvviso con scosse potentissime.
Terremoti storici nella regione. Negli ultimi tre secoli, Kamchatka, le Aleutine e il Giappone hanno registrato alcuni dei terremoti più forti mai osservati:
Kamchatka:
- 1737: Stima di magnitudo 9.0–9.3; tsunami fino a 15 metri.
- 1841: Mw ~9.0; onde di tsunami arrivate fino alle Hawaii.
- 1923: Doppio terremoto, Mw ~8.4; tsunami con decine di vittime.
- 1952: Mw 9.0 al largo di Severo-Kurilsk; tsunami globale.
Aleutine:
- 1946: Mw 8.6 alle isole Unimak; tsunami che devastò le Hawaii e causò la creazione del Pacific Tsunami Warning Center.
- 1964 (Alaska sud-centrale): Mw 9.2, il più potente terremoto mai registrato negli USA; tsunami e frane catastrofiche.
- 2021: Serie di forti terremoti tra magnitudo 7.5 e 8.2 senza tsunami maggiori, ma fortemente monitorati.
Giappone:
- 2011 (Tohoku): Mw 9.1; tsunami e disastro nucleare a Fukushima.
- 1707 (Hoei) e 1854–1855 (Ansei): Terremoti storici nella regione del Tokai e Nankai Trough, a sud del Giappone.
Oggi come ieri: la minaccia è costante. L’evento del 30 luglio 2025 conferma che l’intera fascia dall’Alaska alle isole Curili è una delle più pericolose zone tettoniche attive del pianeta. Sebbene i sistemi di allerta tsunami siano oggi molto più evoluti rispetto al passato, il rischio non è mai azzerato. Oggi la prevenzione e il monitoraggio sono la chiave per evitare catastrofi su larga scala, come quella del 2011 in Giappone. Ma nessuna tecnologia può fermare la forza geologica dell’Anello di Fuoco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA