Indebitarsi in tempi di tassi in ulteriore ribasso, conviene. Perchè il debito costa meno e conviene sempre di più acquistare casa, accendendo mutui: questa opportunità viene vista come un incentivo per l’acquisto della prima casa dal 34% degli italiani, con una risposta forte tra i giovani della Generazione Z (51%).
Dopo il taglio di ieri che ha portato il tasso di riferimento al 3,25%, prendere un mutuo oggi, rispetto a un anno fa, è più vantaggioso: in 20 anni, per un prestito da 200mila euro, si risparmiano quasi 70mila euro. Il ribasso consentirà di comprare casa, indebitandosi, a costi assai più contenuti, se si confronta con le offerte di fine 2023. Nelle prossime settimane, le banche italiane, che già da inizio anno hanno cominciato a ridurre i tassi per le famiglie, proseguiranno nel migliorare le condizioni: se, adesso, la media di mercato si attesta al 3,58%, è assai probabile che a stretto giro si possa arrivare al 3,20% o anche meno. Ma cosa comporta, questo, in termini di denaro da sborsare per le rate, da parte di una famiglia. I calcoli li ha fatti l’ufficio analisi e ricerche della Fabi. Un anno fa, quando il costo del denaro era al 4,5% e i tassi sui finanziamenti immobiliari avevano raggiunto anche picchi del 5,25%, un mutuo da 200mila euro faceva scattare una rata mensile da 1.366 euro, mentre col tasso al 3,20% cala a 1.141 euro. Il risparmio, ogni mese, è di 225 euro: cifra che, spalmata sull’intero piano di rimborso alla banca, porta il beneficio totale a 67.438 euro ovvero il 16,5% in meno.
Dopo il terzo taglio Bce, consumatori e imprese pronti a richiedere mutui con un costo minore
CREDITO AL CONSUMO
L’impatto finanziario su chi deve acquistare un’abitazione e ha atteso, negli ultimi mesi, che la Bce migliorasse le condizioni di politica monetaria, insomma, è decisamente importante. Del resto, per quanto riguarda i mutui erogati lo scorso anno, le rate di quelli a tasso fisso erano di fatto raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile è salito del 60-70% o anche oltre, ma adesso, seppur lentamente, le rate caleranno progressivamente.
Ma il costo del denaro più basso non si traduce in un vantaggio solo per finalizzare operazioni immobiliari. Enormi vantaggi, infatti, si riscontrano anche sul versante del credito al consumo: in questo comparto, a fine 2021 il tasso medio era dell’8,1%, nel corso del 2023, quando il costo del denaro ha toccato quota 4,50%, è arrivato fino al 14,55%; adesso la media è scesa all’8,58% e potrebbe calare a breve fino all’8,25%. Qual è l’impatto sui consumatori? Per acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale è passato da 37.426 euro di fine 2021 a 48.961 euro di fine 2023, mentre adesso potrebbe scendere a 37.868 euro, con un risparmio complessivo di 11.283 euro (-23%) rispetto ai tassi di fine 2023. Mentre per comprare una lavatrice da 750 euro, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale, oggi, scenderebbe a 945 euro, vale a dire 161 euro in meno (-14,6%) rispetto a un anno fa.
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