11.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Fashion

Tag Heuer, incontro con Julien Tornare: «Le lancette creano sogni»


Le grandi attese che si erano create in merito alle novità che Tag Heuer avrebbe presentato durante lo scorso Salone di Ginevra, hanno trovato tante conferme in una serie di modelli che, pur rispettando il passato, appaiono fortemente proiettati verso il futuro. Nessuno meglio del ceo Julien Tornare, uomo di grande esperienza e con una chiara visione del mercato, può aiutarci a scoprire le strategie presenti e future della marca.

Che accoglienza hanno ricevuto da parte del pubblico i nuovi modelli presentati a Watches & Wonders 2024?

«Abbiamo ricevuto molti apprezzamenti. A dispetto di un periodo complesso per l’orologeria, percepiamo una grande positività sia nei confronti della nostra marca, che sulla nostra strategia di prodotto».

Il Monaco Rattrapante, con i suoi 135mila euro a listino, ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta.

«La mia personale cultura ed esperienza mi porta ad apprezzare e scegliere l’alta orologeria. Questo modello è stato una sorpresa anche per i nostri clienti più smaliziati non per la funzione che propone, perché il rattrapante fa parte della storia della nostra marca, quanto per come lo abbiamo sviluppato e realizzato».

Sarà un modello “unico” oppure l’inizio di una serie?

«Abbiamo una legittimità riconosciuta nella meccanica orologiera di precisione e nella cronografia, una legittimità che vogliamo rispettare e mettere al frutto con altri modelli che vedranno la luce in futuro. Non ci sono delle motivazioni economiche, in quanto le produzioni sono così piccole da non influire sul fatturato globale, quanto la volontà di creare un sogno, un’aspirazione».

Ha ragione quando dice di essere “nel vostro” proponendo dei cronografi di alto livello, è la storia a confermarlo. Ci chiediamo se questa scelta a puntare in alto coinvolgerà l’intera vostra produzione.

«I modelli “speciali” rimarranno in produzione limitata, con circa 20 o 30 pezzi all’anno, e non toccheranno il core business che ci vede posizionati tra i 2.000 e i 10.000 euro: non abbiamo intenzione di toccare nulla, specie in termini di prezzo».

Qual è il ruolo dell’innovazione nei vostri orologi?

«Deve essere presente in tutto quello che facciamo. La parola TAG significa Techniques d’Avant Garde e manifesta come lo spirito d’innovazione faccia parte del DNA stesso della marca».

Come vedi l’evoluzione dell’orologeria di alto livello in un mondo che diventa, anche dal punto di vista commerciale sempre più digitale?

«La grande sfida è quella di far comprendere l’Alta Orologeria alle nuove generazioni. È importante riuscire a mostrare il savoir-faire orologiero, non solamente nostro ma di tutte le marche, in una maniera nuova, moderna, accessibile per le generazioni digitali. Marketing e comunicazione si devono adeguare ai nuovi media e non seguire pedissequamente quello che è stato fatto nel secolo scorso».

Come approcciano i giovani i vostri orologi?

«Sono molto curiosi della nostra storia, che aumenta la fiducia nei nostri confronti. È fondamentale essere autentici, sinceri: la comunicazione globale non perdona e se proponiamo qualcosa, quel qualcosa deve essere vero, reale. Poi bisogna lavorare molto sulla qualità di quello che produciamo».

Il prezzo è importante?

«Il prezzo deve essere coerente con quello che vendiamo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]