I supermercati Carrefour tornano sotto le insegne italiane. La NewPrinces Group, guidata da Angelo Mastrolia, ha acquisito il 100% di Carrefour Italia dalla holding di controllo francese con una operazione dal valore complessivo di un miliardo di euro. Si tratta, spiega una nota del colosso tricolore, di un «passaggio strategico nella traiettoria di crescita che punta all’integrazione verticale tra produzione e distribuzione, rafforzando la filiera agroalimentare italiana». Molto soddisfatto il ministro delle Imprese Adolfo Urso che plaude ad una iniziativa che rafforza il made in Italy. «Presto — dice Urso — incontrerò Mastrolia per approfondire gli sviluppi industriali e occupazionali».
Con oltre 13 mila dipendenti diretti in Italia, NewPrinces diventa così il primo operatore nazionale del settore food per occupazione, e uno dei principali player europei nel segmento retail integrato. Il gruppo specializzato nella produzione industriale nel settore food & beverage compie così un’evoluzione verso un modello che unisce capacità produttiva, distribuzione capillare e relazione diretta con il consumatore.
L’operazione, che ha avuto Rotschild come advisor, si inserisce in un piano di rilancio da 437,5 milioni, sostenuto anche da Carrefour con un contributo di 237,5 milioni, destinato a garantire il rilancio. Il closing è previsto entro il terzo trimestre del 2025 con NewPrinces che investirà 200 milioni per sviluppo, innovazione logistica e rinnovamento del brand.
Mastrolia definisce l’operazione «una tappa fondamentale nella nostra traiettoria industriale. È il risultato di una strategia costruita con rigore e visione, un passo decisivo per generare valore lungo tutta la filiera e offrire benefici concreti a clienti, dipendenti e stakeholder». La rete di oltre 1.000 punti vendita di Carrefour Italia, distribuita in sei regioni a elevata densità demografica, rappresenta un’infrastruttura commerciale strategica e un canale chiave per l’estensione dell’offerta e la fidelizzazione della clientela.
Quella di Carrefour è solo l’ultima di una lunga serie di acquisizioni da parte del gruppo guidato da Angelo Mastrolia. Fondata all’interno del gruppo Parmalat nel 2004 come Newlat Food, l’azienda è stata acquistata nel 2008 dalla società luganese Tmt Finance Sa fondata proprio dall’imprenditore salernitano, che negli anni successivi ha progressivamente rilevato stabilimenti e marchi storici del settore agroalimentare italiano tra cui Buitoni. Ma del gruppo fanno parte anche la multinazionale argentina Molinos Río de la Plata, il 67,6% della Centrale del Latte d’Italia, il 100% di Diageo Operations Italy e, recentemente, i biscotti Plasmon rilevati dalla statunitense Kraft Heinz.
Va detto che il 29 aprile 2025, l’assemblea degli azionisti di Newlat Food ha dato il via al cambio di nome in NewPrinces a seguito dell’approvazione del bilancio 2024. La nuova denominazione fa seguito all’acquisizione da parte di Newlat dell’azienda agroalimentare britannica Princes avvenuta nella primavera dello scorso anno. Newlat Food aveva chiuso l’esercizio 2024 con un utile netto consolidato di 142,3 milioni di euro, in crescita del +5,3% rispetto all’anno precedente, e ricavi combinati a 2,778 miliardi.
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