03.10.2025
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Economy

sul tavolo la lista per Mediobanca


Si è tenuto ieri il primo consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi dopo la chiusura dell’Offerta su Mediobanca. Un board seguito dal comitato nomine che ha un calendario fitto di riunioni per individuare i candidati per il nuovo cda di Piazzetta Cuccia. La lista di almeno nove nomi è da presentare tra 8 giorni al massimo, il 3 ottobre, in tempo per l’assemblea convocata il 28 ottobre. Il primo appuntamento del board di Siena dalla conclusione dell’Opas, è stato dedicato anche a temi di ordinaria amministrazione ma è servito sia a un esame dei risultati finali, che hanno portato il Monte all’86,3 per cento del capitale di Piazzetta Cuccia, sia a considerare i profili da mettere nella lista a partire da quello del futuro amministratore delegato. Non sono invece ancora finiti sul tavolo i temi del possibile delisting del titolo Mediobanca dalla Borsa e l’eventuale fusione fra i due banche.

Punti sui quali il Monte non sembra avere insomma particolare fretta. A parlare del Monte dei Paschi è tornato ieri anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla festa “Radici” del Gazzettino. «Per quanto riguarda Mps», ha detto Giorgetti, «io ho ereditato una situazione per cui ho dovuto fare una ricapitalizzazione pubblica, usando soldi dei contribuenti, perché la banca era fallita. È stata risanata, siamo usciti dal controllo, lo Stato», ha proseguito il ministro, «ha venduto la sua quota di controllo, quindi noi non dirigiamo più nessuna banca, facendo un beneficio per il bilancio dello Stato e degli azionisti. Credo», ha concluso il ministro, «che sia un’azione di successo. Forse bisognava criticare prima, quando qualcuno ha portato al disastro il Monte a carico della collettività». 

Intanto alcune novità sono emerse sull’operazione Generali-Natixis. L’alleanza si farà solo se i due consigli di amministrazione, quello di Generali e quello di Bpce, daranno, alla fine delle trattative, il loro benestare. E in caso di rottura non sarà più necessario pagare la penale di 50milioni. Questo passaggio è stato formalizzato dalle due società in un addendum agli accordi in base a cui si stanno svolgendo le negoziazioni. 

IL PASSAGGIO

«Il 15 settembre», si legge in un aggiornamento sul sito internet della società, «le parti hanno sottoscritto un accordo modificativo dell’MoU e di proseguire, fino al 31 dicembre, le negoziazioni. Hanno altresì dato atto che le previsioni relative alla break-up fee non debbano più applicarsi e debbano considerarsi prive di effetto. La conclusione di un accordo definitivo relativo all’operazione», spiega il documento, «sarà comunque soggetta alla preventiva approvazione degli organi competenti di ciascuna delle parti». 

Sempre ieri Generali ha collocato il suo primo prestito obbligazionario perpetuo Restricted Tier 1, la cui sottoscrizione è destinata a investitori istituzionali, per un importo complessivo di 500 milioni di euro. I titoli saranno emessi ai sensi del programma Emtn di Generali e in fase di collocamento hanno raccolti ordini superiori a 4,6 miliardi, ricevuti da circa 300 investitori istituzionali. L’emissione «ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori internazionali, che hanno rappresentato circa il 91% degli ordini allocati. 


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