Stop diesel Euro5 al Nord. La Lega preme sul rinvio

Dal 1° ottobre scatteranno nuovi divieti nelle Regioni del Nord per le auto più inquinanti (circa il 10% del totale). E saranno coinvolti, con tempistiche variabili, anche furgoni e moto. Oltre un milione di vetture diesel Euro 5 (immatricolate dopo il 2011) non potranno così più circolare liberamente nei comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Lo stop varrà per tutti i giorni feriali, dalle 8.30 alle 18.30 e, in caso di mancato rispetto delle restrizioni, si rischierà una multa da 168 a 679 euro, a cui potrà aggiungersi la sospensione della patente fino a 30 giorni in caso di recidiva.

A prevederlo sono i nuovi piani per la qualità dell’aria delle quattro Regioni, aggiornati secondo un decreto varato dal governo a fine 2023 in ottemperanza a una sentenza della Corte di giustizia Ue. Ma ora la Lega spinge per rinviare il blocco, magari con un emendamento ad hoc al ddl di conversione in legge del decreto Infrastrutture, attualmente in discussione alla Camera.

LE ACCUSE
Salvini ha scaricato le colpe sull’Unione europea. «Siamo al lavoro per fermare il blocco delle auto con motore Euro 5 — ha spiegato il vicepremier — Questo fa parte delle follie europee, della Commissione von der Leyen che ha approvato quella fesseria economico-industriale che si chiama Green Deal».

In realtà da diversi anni la Pianura Padana è una delle aree con l’aria più inquinata d’Europa e questo ogni anno porta a decine di migliaia di morti prematuri. Nel 2022 l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per il «sistematico superamento del valore limite del biossido d’azoto». Lo scorso autunno, poi, il Consiglio dell’Unione europea ha approvato in via definitiva una direttiva sulla qualità dell’aria con limiti stringenti, ma anche una serie di deroghe ad hoc per il Nord Italia, concedendo alle Regioni del bacino padano dieci anni in più di tempo per adeguarsi agli obiettivi Ue. In ogni caso anche la città di Roma, visti gli alti livelli di inquinamento, potrebbe presto optare per simili blocchi.