L’Ucraina ha fermato definitivamente il transito del gas russo verso l’Europa. Un atto allo stesso tempo simbolico e concreto che segna una frattura irreparabile nel già fragile legame energetico tra i due Paesi e che, al contempo, inciderà profondamente sull’economia russa. Sebbene Mosca avesse da tempo subito una drastica riduzione delle esportazioni verso l’Europa, la mossa di Kiev chiude uno degli ultimi canali vitali attraverso cui il Cremlino continuava a convogliare la materia prima verso il mercato occidentale.
Stop gas russo, cosa cambia per l’Italia: le famiglie rischiano di pagare 300 euro in più
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