«Jacobs? Spero per tutti noi che ci sia in staffetta e continui a correre anche nei prossimi anni. Qualunque sia la decisione verrà rispettata». Così Filippo Tortu all’indomani delle frasi di Marcell su un possibile ritiro. C’è però ancora una 4×100 da correre, gara in cui l’Italia difende l’argento mondiale di due anni fa. Senza dimenticare, ovviamente, l’oro ai Giochi 2021 sempre a Tokyo. Oggi però il cielo sopra la capitale giapponese non è sereno come quattro anni fa e non è solo per questioni di pista. Come è noto, c’è un’indagine in corso che coinvolge Giacomo Tortu, fratello del velocista, per presunto spionaggio ai danni di Jacobs al fine di trovare (inesistenti) prove di doping nelle chat. Ma, intanto, dopo il flop di Marcell nei 100 metri c’è apprensione per le condizioni di Filippo, che ha accusato un risentimento muscolare alla coscia destra nell’ultimo allenamento. In queste ore deciderà se fare le batterie dei 200 metri (domani alle 13.15 italiane, c’è pure Desalu) o rinunciare per salvaguardare la gamba in vista della 4×100. La defezione dell’uomo che ha chiuso la staffetta ai Tokyo 2021 sarebbe un brutto colpo per la nostra squadra. «Non sono uno che cerca alibi, ma se non sono al 100 per cento non correrò». Sull’argomento Jacobs, Fausto Desalu ha aggiunto «di aver parlato con lui due giorni prima della sua gara. Lui ha già vinto tutto, ma sono convinto che ci ripenserà. Spero che sia così. Ci piacerebbe chiudere il cerchio in maniera diversa quattro anni dopo. Tokyo è sempre un’emozione. Vogliamo giocarcela alla pari con il resto del mondo». Ieri Jacobs si è invece limitato a scrivere un post per ringraziare i fan «per il sostegno e la vicinanza in questo percorso fino ai mondiali di Tokyo. Un grazie particolare al mio team e alla mia famiglia, sempre al mio fianco. Ci sentiamo presto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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