11.07.2025
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spari a Rocca di Papa, così è morto il 35enne Franco Lollobrigida (era uscito di carcere 2 anni fa). Si cerca la pistola


Delitto a Rocca di Papa, alle porte di Roma: colpi di pistola in pieno centro. Un uomo di circa sessant’anni ha ucciso un trentacinquenne uscito dal carcere da un paio d’anni accusato di aver ucciso il figlio dopo una lite per pochi soldi alcuni anni fa. L’omicidio — che è avvenuto con diversi colpi di pistola alle spalle — è avvenuto davanti al capolinea del bus Cotral.

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Sul posto sono arrivati i carabinieri del gruppo e della compagnia di Frascati e della stazione di Rocca di Papa oltre molte ambulanze del 118. Sul posto si è recato subito il vice sindaco di Rocca di Papa, Ottavio Atripaldi, per accertarsi di quanto accaduto.

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La vittima si chiamava Franco Lollobrigida e aveva 35 anni, l’uomo che ha sparato Guglielmo Palozzi padre del ragazzo ucciso dopo una lite a pugni vicino casa loro in via di Frascati alcuni anni fa: l’uomo è stato fermato e arrestato dai carabinieri poco dopo in via Roma. Lollobrigida è stato trovato vicino a un carrettino per la raccolta dei rifiuti, essendo Palozzi un operaio della raccolta differenziata per il comune di Rocca di Papa.

Si cerca la pistola

I carabinieri del gruppo e dalla compagnia di Frascati e quelli della stazione di Rocca di Papa stanno ancora cercando la pistola sul posto. Nei secchioni dell’ immondizia, negli anfratti e lungo la funivia, in quanto l’uomo che ha sparato fermato poco dopo dai militari, non ha saputo dare indicazioni essendo in stato alterato e confusionale di dove l’avrebbe gettata. Detenuta illegalmente in quanto non aveva il porto d’armi, forse una revolver, visto che il colpo non avrebbe espulso il bossolo.

COSA ERA SUCCESSO

Lollobrigida aveva ammesso di aver litigato per un debito di 25 euro e di aver colpito con un pugno, tra il naso e lo zigomo, Giuliano Palozzi di 33 anni, originario di Rocca di Papa che morì dopo 5 mesi di coma all’Umberto I di Roma. Il fatto avvenne nel comune dei Castelli Romani, il 27gennaio 2020. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Giuliano Palozzi, 34 anni, venne stato pestato a sangue e morì nel mese di giugno. L’imputato aveva confermato di averlo colpito durante una lite per un debito di 25 euro soltanto per difendersi. «Ho visto Palozzi estrarre un’arma o quella che mi sembrava una pistola o forse un coltello, qualcosa di metallica», aveva dichiarato in aula Franco Lollobrigida. Secondo gli inquirenti è stato in quel momento che la vittima è stata colpita con un calcio al braccio e con un pugno al viso. Lollobrigida si era difeso: «Dopo di me sarebbero venuti altri, chi l’ha ridotto così sicuramente è stato dopo di me. Sennò avrei avuto sangue su vestiti scarpe e maniche. Per ridurre una persona così ci dovrebbe essere molto più sangue».

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