Duecento metri, sono quelli che ogni mattina Antonella Marrella percorreva in infradito insieme ai due figli nelle sue vacanze a Pineto. Partiva dall’appartamento preso in affitto nello stabile bianco e grigio all’inizio di via della Rampa, attraversava il sottopasso ferroviario su cui campeggia il grande cartello che indica il nome del quartiere, Villa Ardente. Qualche metro più in là le si apriva davanti il lungomare. Subito a destra lo stabilimento balneare Lido Felicioni: lì ad aspettare la donna e i ragazzi di 8 e 16 anni c’era l’ombrellone sulla spiaggia prenotato per tutto il mese di giugno. Duecento metri che ha percorso a piedi anche quando sapeva ormai della morte della madre anziana, l’84enne Margherita Battazza che, prima di partire per le vacanze sulla costa teramana, aveva lasciato nella villetta in cui vivevano tutti insieme a Montelibretti, alle porte di Roma.
IL RACCONTO
«L’ultima volta che l’ho vista mi ha detto che doveva tornare a casa per sbrigare delle pratiche e che sarebbe tornata al mare qualche giorno dopo. Invece non ho avuto più sue notizie, mi sono anche preoccupato, finché non ho letto sui giornali quanto accaduto. Ha ancora l’ombrellone affittato qui»: a parlare è il titolare del Lido Felicioni. L’operatore turistico è rimasto sconvolto dalle accuse rivolte alla 49enne dalla procura di Tivoli, secondo cui avrebbe lasciato la madre non autosufficiente sola, senza cibo, acqua e nemmeno il telefono per chiedere aiuto. Per questo è finita ai domiciliari per abbandono di persona incapace, rischiando ora anche un aggravamento delle accuse. «Non avevo mai visto Antonella in passato, penso fosse la sua prima vacanza a Pineto. Era sorridente, anche simpatica, aveva legato con altri turisti vicini di ombrellone. Ma soprattutto si mostrava come una mamma molto attenta nei confronti dei suoi figli, che le creavano qualche problema e non la facevano rilassare mai in spiaggia», continua il balneare. «Inoltre la vedevo spesso al telefono, diceva di parlare con i familiari lasciati a casa. Veniva qui da noi, stava alcuni giorni, poi ripartiva, infine tornava: credo sia accaduto più volte dall’inizio del mese di giugno. Ricordo che durante una chiacchierata mi ha anche detto di aver lasciato l’anziana madre alle cure di una badante. Non posso sapere se dicesse il vero. Ma quella che ho conosciuto io sembra tutt’altra persona rispetto a quella che viene descritta oggi sui giornali».
LO CHOC
La notizia ha sconvolto tutta Pineto, località finita suo malgrado al centro di un caso di cronaca di rilevanza nazionale. Sono stati i carabinieri della locale stazione a rintracciare Antonella Marrella a Pineto per conto degli inquirenti di Tivoli, raggiungendola davanti agli occhi dei vicini di casa. «C’è sgomento, ci sentiamo in qualche modo partecipi della vicenda», dice il sindaco pinetese Alberto Dell’Orletta, «voglio esprimere cordoglio a familiari e amici dell’anziana scomparsa a nome di tutta la nostra comunità, auspicando che si faccia presto luce su questa triste storia».
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