Sale il gradimento del governo e quello sulla presidente del Consiglio, scendono (anche se di poco) i principali partiti sia di maggioranza che di opposizione. È la fotografia scattata dall’istituto Ipsos nell’ultimo sondaggio realizzato per il Corriere. Le interviste sono state condotte il 24 ottobre, all’indomani di una serie di passaggi che hanno fatto ballare la politica italiana: lo stop del tribunale di Roma ai migranti trafseriti in Albania e lo scontro con i giudici che si è aperto, l’arrivo in Aula del testo della Manovra con le consguenti polemiche, le dimissioni del nuovo capo di gabinetto del ministero dela Cultura.
Gli scogli
Ma nonostante questi potenziali scogli, secondo Ipsos, il gradimento del governo cresce: la valutazione dell’esecutivo indica un indice di gradimento di 45, un punto in più rispetto a un mese fa.
Si tratta, spiega Nando Pagnoncelli, della percentuale dei voti positivi su chi si esprime, esclusi quindi i «non so». Anche la valutazione sulla presidente del Consiglio sale, di due punti: dal 44 al 46%. Un’inversione di tendenza insomma rispetto alla discesa registrata qualche mese fa.
Per il centrodestra però non sono tutte rose e fiori. Perché Fratelli d’Italia registra invece una lieve discesa, dal 27,5% di settembre al 26,8. Stabile Forza Italia, all’8,9%, così come Noi moderati, all’1%. Mentre alla Lega sembra giovare la mobilitazione lanciata a sostegno di Matteo Salvini, a processo nel caso Open Arms: il carroccio guadagna lo 0,4, piazzandosi all’8,6%.
Le opposizioni
E nel centrosinistra? Anche nel maggior partito di opposizione, il Pd, non si può festeggiare. I dem per Ipsos subiscono una lieve discesa, dal 21,6 al 21,1% in un mese. Tre punti sotto rispetto alle Europee di giugno. Mentre non fanno bene (ma neanche male) al Movimento 5 Stelle gli screzi del leader Giuseppe Conte con il fondatore, Beppe Grillo: i pentastellati rimangono stabili al 13,9%. Lieve crescita, al 6,2 (+0,2), per Alleanza verdi sinistra, così come per +Europa, al 2,5 (+0,5). Quasi appaiate, infine, le due formazioni riformiste Azione e Italia viva: al 2,6% la prima, al 2,3% la seconda. Nessuno sconvolgimento, infine, nella «classifica» dei leader di partito più apprezzati. Al primo posto, riporta Ipsos, svetta stabile Antonio Tajani. Seguito, ex aequo, da Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Quindi tutti gli altri, per chiudere con Carlo Calenda e Matteo Renzi.
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